E’ in scena, fino al 17 Gennaio, al Teatro Quirino lo spettacolo Storie di Claudia con protagonista Claudia Gerini per la regia di Giampiero Solari.
Una autentica biografia artistica: Claudia, una bambina allegra e curiosa che abita in un palazzo di Roma, giocando nel cortile scorge in una delle finestre una anziana ed eccentrica signorina, Maria, e ne resta incredibilmente ed irrimediabilmente affascinata. Dopo averla conosciuta e cominciando a frequentare la sua casa con continuità’, scopre un mondo nuovo, fatto di spettacolo e di magia, di ricordi, di suggestioni e di ritratti di donne affascinanti e famose che hanno cambiato la storia del cinema, della musica e dell’arte.
I pochi elementi scenografici, insieme alle video proiezioni, ben sfruttati diventano idealmente le pagine di un libro che prendono colore e forma grazie ai giochi di Claudia che si diverte a ripercorrere suggestioni di artiste come Carmen Miranda o Marlene Dietrich e che diventano momenti di esilarante comicità’ tra balletti divertenti, canzoni ed attimi di prorompente sensualità.
La bambina Claudia diventa grande e accompagna con delicatezza il pubblico nel suo personalissimo percorso artistico, con monologhi spassosi ed una bella ironia sui cliché che sovente si ritrovano nel mondo dello spettacolo ma anche sui personaggi reali con cui ha avuto le migliori collaborazioni, da Verdone a Tornatore, passando per l’iniziazione del programma tv “Non e’ la Rai”.
Ora è lei che vive a pieno la stessa passione della signorina Maria e, diventata mamma, porta con se’ il desiderio di raccontare e trasmettere l’amore e la passione per la vita ed il mondo dello spettacolo.
Una convincente e matura prova per Claudia Gerini, affermata già’ come attrice sul grande schermo e che dimostra di avere qualita’ notevoli anche sul palcoscenico: balla, canta, imita, narra sempre con grande eleganza e ritmo, senza mai scadere nel volgare. Guida e coinvolge il pubblico in un intenso viaggio di fantasia dove non mancano momenti poetici e visionari.
Da segnalare le proiezioni pittoriche di Giuseppe Ragazzini, tante scenografie dinamiche, un vintage poetico e disegnato.
Igor Pagan