Aladin il musical geniale @ Teatro Brancaccio – Roma

La stagione teatrale al Brancaccio si apre con Aladin il musical geniale, ideato e diretto da Maurizio Colombi.

Lo spettacolo, particolarmente adatto alle famiglie con bambini, trasporterà il pubblico nel magico oriente fino all’8 dicembre.

Non aspettatevi, però, di trovare sul palco semplicemente la storia disneyana vista al cinema quest’anno, nel live action Aladdin: Maurizio Colombi ha rielaborato in chiave comica il racconto originale Aladino e la lampada meravigliosa, tratto dalle Mille e una notte, arricchendolo con nuovi personaggi e situazioni.

Non viene raccontata solo l’avventura di Aladino, ma soprattutto la storia del genio della lampada e del genio dell’anello.

Scopriamo, infatti, dalla canzone di apertura, accompagnata da meravigliose immagini di sand art, che nell’antichità Gea donò a Gengis Khan i servigi di due titani suoi figli, Epimeteo e Geo.

Essi però assecondarono, con i loro poteri, l’avidità dell’imperatore e furono puniti duramente.

La madre li trasformò in geni: Thor il genio della lampada, e Nello, il genio dell’anello.

Da quel momento avrebbero dovuto servire i loro padroni, ma esaudendo solo desideri altruistici.

Anello e lampada da quel momento avrebbero dovuto restare separati, per impedire che si inneschi catena di Loki, secondo la quale un padrone malvagio potrebbe far indossare l’anello al genio della lampada per ordinargli di chiedere al fratello qualsiasi cosa

La storia inizia nei quartieri poveri di Bagdad, dove facciamo la conoscenza del simpatico Aladin, ragazzo pigro che sfugge le responsabilità, di sua madre, della scimmietta Coco e dell’amico Abdul.

I ragazzi tentano di conoscere la principessa Aisha e l’ancella Jasmine, fingendosi ciechi, ma vengono catturati dalle guardie e cadono nelle mani dell’ambizioso visir Jafar, il quale ha già l’anello, ma assetato di potere costringe Aladin ad entrare nella grotta del cobra per recuperare la lampada.

Da qui tra equivoci, fughe ed idee geniali la storia prosegue più o meno come sappiamo, fino alla sconfitta di Jafar, al trionfo dell’amore e all’happy end anche per i geni.

Il ladruncolo Aladin è interpretato dal giovane Leonardo Cecchi, già protagonista della serie per ragazzi Alex & co; ballerino eccellente, stupisce con le sue esibizioni acrobatiche.

Emanuela Rei, la Maggie di Maggie & Bianca Fashion Friends, interpreta la principessa Aisha con grazia ed energia.

Il suo personaggio è una ragazza dolce, ma con tanta voglia di indipendenza.

Sergio Friscia mette tutta la sua verve comica nel buffo genio Nello, rendendolo simpatico e divertente.

Spettacolari sono le tante e bellissime scenografie che si susseguono una dopo l’altra: il mercato, il palazzo reale e il deserto, insieme alla musica fanno entrare lo spettatore nella misteriosa atmosfera mediorientale.

Particolarmente d’impatto è l’ingresso della grotta del drago, che grazie anche ai magnifici effetti speciali stupisce e incanta.

Tante sono le trovate sorprendenti, dal cammello in sala alla passerella sospesa, fino al magico tappeto volante.

I geni appaiono in scena come per magia, tra illusionismo e giochi di luci e l’insieme è sontuoso e favoloso.

I costumi colorati e scintillanti, a cura di Francesca Grossi, rendono fiabesca e preziosa la narrazione e le coreografie di Rita Pivano sono curate nei dettagli.

Particolari come la pronuncia di Jafar, l’improbabile servitore Skifus, i medley musicali, i nomi dei geni, ne fanno uno spettacolo decisamente leggero e indicato soprattutto per i più piccoli.

Divertente è la serenata/bachata di Abdul alla sua innamorata.

Una storia senza tempo, il cui messaggio finale è che il vero tesoro degli uomini è l’amore.

Laura Pazzelli