Amistade al teatro Vascello dal 12 al 17 dicembre 2023, con Antonio Rezza, Ivan Bellavista e la presenza straordinaria di Fabrizio De Andrè, in una contaminazione di Flavia Mastrella e Antonio Rezza sfuggita dalle labbra di Dori Ghezzi.
Amistade letteralmente è l’amicizia in sardo ed è una citazione di Disamistade, canzone che Fabrizio De Andrè ha pubblicato nell’ultimo album Anime Salve nel 1996.
La prima volta che, da spettatore, s’incontra Antonio Rezza sul palco risulta complicato: all’inizio risulta enigmatico e un po’ ostico ma durante i suoi spettacoli, si sviluppa una profonda intimità con la sua comicità.
Lo spettacolo s’apre con una psichedelica ripetizione ossessiva dei movimenti e della parola –Mario!– parola che arriva come una incomunicabilità comica, in un palco spoglio dove si proiettano immagini e parole direttamente dalla voce di Fabrizio De Andrè, tratte da alcune sue interviste.
Antonio Rezza, istrione ineguagliabile, conduce lo spettacolo liberamente, spontaneamente, lasciandosi andare a tempi e ad improvvisazioni inattese, perché lui è il performer che si libera nello spazio, ossia nell’Habitat di Flavia Mastrella. Ivan Bellavista, invece, è il sostenitore, alleato, complice, movimento di quegli spazi del palco idealmente “vuoti”.
Una ruota di abusi, di accuse e scuse, spezzoni dello spettacolo FrattoX del 2012: il momento della coppia del manipolatore e della manipolata liberata; l’ansia dell’uomo che cresce, con gli organi di controllo che lo circondano, per legarlo ad essa in dipendenza e insicurezza; la pseudo spiritualità della Santa Rita da Cascia o della doppia rappresentazione della Sindone e così altre, tutte da scoprire con incredula curiosità.
Elucubrazioni di ordine superiore, dissacrante ma mai imbarazzante, dove la retorica è senza retorica, il cinismo illumina le microagressioni, che fanno ridere quello stesso pubblico illuminato sui volti attraverso le luci del palco riflesse dallo specchio, ai quali Rezza dà voce ai pensieri.
Quindi la voce di De Andrè, che confessa la sua incapacità espressiva rispetto ai testi di cui tratta, viene messo a confronto con un Rezza che di ogni personaggio esalta l’espressione del contenuto, ma entrambi accompagnano le voci fuori dal coro, dissidenti, anarchiche, antagoniste, che con il sarcasmo vogliono riscattare l’umanità nelle sue forme più deboli. Salvare l’umanità è poi salvare l’impossibile, date le convenzioni, le conformità, le suggestioni collettive.
Dal 19 al 31 dicembre 2023 sarà la volta di FOTOFINISH a vent’anni dal debutto ed infine dal 3 al 14 gennaio 2024 HYBRIS, a distanza di un anno dalla sua rappresentazione, per chi vorrà continuare ad esplorare il volto, i movimenti e la voce di Antonio Rezza ed il mutevole Habitat di Flavia Mastrella, artisti innovatori di un’arte contaminata e contaminante.
Simona Silona