Anelante @ Teatro Vascello – Roma

Antonio Rezza sarà in scena presso al Teatro Vascello fino al 19 gennaio con Anelante, dopo aver calcato lo stesso palcoscenico con Bahamuth la scorsa settimana.

Scrivere la sinossi di siffatto spettacolo è un compito alquanto arduo: Rezza è un funambolo del Teatro, autore ed interprete dissacrante ed iconoclasta ma con una leggerezza ed un candore rari, ed Anelante rispecchia appieno le suddette caratteristiche, trasportando il pubblico in un folle ed anfetaminico viaggio nel non sense.

Rezza fa del suo corpo e di quello degli altri quattro interpreti in scena uno strumento espressivo da utilizzare in barba all’idea vigente di pudore o volgarità, proprio come i temi trattati nei suoi iperfrenetici monologhi durante le azioni teatrali effettuate; un vero e proprio flusso di coscienza, privo di filtri, che travolge gli spettatori tra risate fragorose ed applausi a scena aperta.

Che l’artista parli di matematica, Dio, le teorie di Freud su sesso e padre e madre, o insceni un G8 con cinque elementi in scena, ciò che risulta peculiare nei suoi testi è la capacità di ridicolizzare, senza esser offensivo, qualsiasi argomento attraverso un’ironia sagace e personalissima.

Egli sfrutta appieno le potenzialità del medium teatrale nel sovvertire e desacralizzare, divertendo il pubblico e questo non è affatto semplice o scontato.

Un’ottimo supporto viene fornito dagli altri quattro interpreti, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini ed Enzo di Norcia, rodatissimi partners in crime di Rezza nel dare voce e corpo alla successione di perfomance sul palcoscenico.

Anelante è un caleidoscopio scoppiettante d’intuizioni tematico/sceniche in grado di trascinare nel contorto universo psichico di Rezza, mattatore autarchico del proprio spettacolo, per oltre un’ora e mezza.

Tuttavia, ad avviso del recensore, l’opera soffre di un segmento finale troppo diluito poiché, seppur debba esprimere il concetto di logorrea del protagonista, finisce per rompere l’incantesimo di tempi recitativi perfetti per tutto lo scorrere dell’opera.

Un ulteriore tassello, ripresentato in questa stagione del Vascello, dello straordinario percorso artistico di Antonio Rezza e di Flavia Mastrella- coautrice ed ideatrice storica dell’attore- nel panorama teatrale contemporaneo.

Roberto Cesano