Appese a un filo @ Piccolo Teatro Campo d’Arte – Roma

Fin dall’antichità il rapporto d’amore per la donna passa attraverso un filo, che purtroppo spesso nasconde una amara delusione, così come Arianna si innamora perdutamente di Teseo ed lo salva da labirinto attraverso il filo, ma rimane poi delusa e abbandonatae. Forse è proprio questo che accomuna tutte le storie d’amore, un filo, così come tutte le storie d’amore, qualunque siano il periodo, il luogo, i protagonisti, sono caratterizzate dall’eterna incapacità di comunicazione tra i due sessi. Proprio questo è il tema in cui si cimentano Maria Antonia Fama e Alessandro Di Somma, diretti egregiamente da Velia Viti, all’interno della commedia Appese ad un filo. Maria Antonia, una volta studentessa fuori sede, una volta signorina di buone maniere ed una volta attrice di rivista, interpreta egregiamente la donna nell’attesa di una semplice parola, di un semplice gesto, di una telefonata, di un vero cuore pieno d’amore da parte del suo ipotetico uomo. Tra la comicità a volte esilarante e le lacrime che nell’ultima parte della commedia si manifestano quasi fossero vere, riesce a sottolineare un tema importante e comune a tutte le coppie, tradizionali e non, l’incomunicabilità, la scarsa attenzione, l’assenza anche di quei piccoli gesti che fanno grande un momento. Eppure basterebbe poco affinché ognuno di noi possa, nel proprio sano egoismo, sentirsi desiderato, amato, essere oggetto di attrazione. Tre donne lontane ma legate ad un telefono come unico mezzo di comunicazione, una comunicazione che viene privata di quelle piccole emozioni, sensazioni e sospiri che rendono l’amore tra due persone speciale. Il telefono diventa simbolo e rappresenta lo strumento che rende paradossalmente viva, nel bene e nel male, una relazione di coppia. Maria Antonia Fama riesce in maniera egregia e professionale a rendere evidente tutto questo arrivando addirittura alle lacrime vere proprio per far capire come l’assenza di quelle piccole attenzioni riesce a minare un rapporto d’amore. Alessandro Di Somma, nelle poche apparizioni, riesce a dare concretamente un significato a tutto ciò: l’assenza totale dell’uomo nei confronti della propria donna, con l’eccezione del momento finale della commedia, dove, quasi per un rewind, si ritorna alla scena iniziale del treno nella quale, forse grazie ad un completo lasciarsi andare alle emozioni, si riesce a coronare un incontro d’amore che mai sarebbe altrimenti accaduto.
Tutto questo potrete vederlo nella commedia Appese a un filo con Maria Antonia Fama e Alessandro Di Somma e la Regia di Velia Viti al Piccolo Teatro Campo d’Arte Via dei Cappellari,93 – (Campo de’ Fiori) (dal 28 marzo al 1 aprile 2012).

Roberto Baldelli