In scena, dal 19 gennaio al 7 febbraio, al Teatro Sala Umberto, uno degli spettacoli più esilaranti di Giorgio Tirabassi, Coatto Unico Senza Intervallo, diretto e scritto dall’attore stesso con la collaborazione di Daniela Costantini, Stefano Santarelli, Loredana Scaramella e Mattia Torre.
L’interprete ha ideato l’opera appositamente per essere rappresentata nelle periferie romane dov’è cresciuto, tuttavia il testo s’è poi arricchito di nuovi personaggi ed è stato portato nei teatri di tutt’Italia.
Divertentissimi i vari personaggi messi in scena da Tirabassi: da Arcangelo, truffatore incallito che ha come obiettivo unico di frodare lo stato giustificandosi con la scusa che la burocrazia sia un invito al furto, allo sfortunato Nello, alle prese con una malasorte implacabile che attribuisce ad un famigerato libro del destino.
Non solo ironia però, ma anche le tragedie della quotidianità delle borgate, come il triste destino di giovani senza futuro, che una volta divenuti schiavi di alcool e droghe sono fonte di una costante sofferenza per le proprie famiglie, spesso vittime della loro violenza fisica e mentale. Un’umanità dolente abbandonata a sé dalle Istituzioni, di cui ci si ricorda soltanto nei servizi di cronaca nera quando il dramma annunciato e prevedibile ha avuto il suo triste epilogo.
Un solo personaggio drammatico,dunque, per richiamare l’attenzione del pubblico, tra una risata e l’altra, su quella che è la reale situazione delle periferie romane, trascurate dalla Politica Capitolina, pur essendo il cuore della città al pari delle bellezze monumentali e dei quartieri più celebri.
Spettacolo divertente con ottimi spunti di riflessione allo stesso tempo,costituito da monologhi ben strutturati e ilari stornelli, nei quali Tirabassi è accompagnato da Daniele Ercoli al contrabasso e Giovanni Lo Cascio alle percussioni.
Divertente anche il gioco di luci, ben congeniato ed adatto alle vicende raccontate.
Christian Vannozzi