Il 6 maggio 2016, Il Piper di Roma ha accolto nuovamente Cristina D’Avena e gli irriverenti Gem Boy in concerto.
La nota gang demenziale bolognese ha formato con l’interprete delle sigle dei cartoni animati una connubio riuscito, in grado di catalizzare l’entusiasmo dei numerosissimi fans che accorrono numerosi ad ogni tappa dei loro concerti e che rivivono la loro adolescenza grazie a queste serate live.
Incantevole l’inizio del concerto con Lady Oscar e Robin Hood, pezzi storici che scaldano immediatamente il pubblico, mentre Carletto dei Gem Boy in ottima forma che nei duetti con Cristina D’avena storpiava, appena possibile, le sigle e si profondeva in comiche pantomime, ormai suo marchio di fabbrica.
Il mondo dei cartoni animati dagli ’80 ad oggi prende vita attraverso celebri canzoni ed anche nei siparietti comici come nella parodia di Mirko e i Bee Hive, interpretati dai Gem Boy, con Max Vicinelli che finge di essere Andrea, il fratellino di Mirko, piuttosto cresciuto ma sempre alquanto goloso di cotolette panate, il quale racconta la sua vita agli spettatori.
Divertentissima anche la cover di Ken il Guerriero, con Carletto che veste i panni di Kenshiro, il mitico successore della scuola di Hokuto ribattezzata per l’occasione Acuto, e Vicinalli nei panni del cattivo di turno, demenzialmente sconfitto.
Per l’occasione la D’avena si è prestata a cantare anche sigle non sue, come quella di Kenshiro e di Goldrake; sigle mitiche per gli amanti dei cartoni, in questo modo omaggiati.
Non sono mancati gli interventi dal pubblico: una fan ha cantato sul palco la sigla di Pollon assieme alla D’Avena come regalo di matrimonio ed era emozionatissima nel poter duettare con la stella della propria infanzia.
Chiusura sensazionale con le prime due sigle di One Piece, popolare anime contemporaneo, cantate in duetto con Giorgio Vanni, per l’occasione egregiamente sostituito da Carletto e soprattutto dal pubblico estasiato che ha duettato con la cantante in una vera e propria festa tra amici di vecchia data.
Un applauso va fatto a Carletto, sempre più padrone del palcoscenico ed in simmetria perfetta con Cristina D’Avena; i due sono affiatatissimi tra loro, con un riscontro positivo nella resa dello spettacolo.
Carletto è, infatti, l’anima un pò irriverente e fa da perfetto contraltare alle emozioni bambinesche suscitate dalle canzoni della D’Avena.
Sul palco non si sono visti due artisti in separate esibizioni bensì uno scoppiettante duo, coadiuvato dai strumentisti straordinari pronti a modificare le sigle in un batter d’occhio ammaliando il pubblico.
Christian Vannozzi