Cuisine & Confessions @ Teatro Brancaccio – Roma

DSC_2271CAlexandre-GalliezOspite di Romaeuropa Festival, è in scena al teatro Brancaccio dal 25 novembre Cuisine & Confessions: un potente spettacolo di acrobazie culinarie di Les 7 doigts de la main (letteralmente Le 7 dita della mano), gioco di parole per descrivere questo gruppo di ballerini e fantasisti che rappresentano parti distinte unite strettamente e coordinate verso un obiettivo comune. Nello specifico parliamo di Isabelle Chasse, Shana Carroll, Patrick Léonard, Faon Shane, Gypsy Snider, Sébastien Soldevila e Samuel Tétreault, i quali, unendo talenti ed esperienze diverse, lavorano verso i loro obiettivi artistici comuni con la destrezza splendidamente imbarazzante di una mano composta da 7 dita. Questa compagnia di teatro-circo del Québec si è imposta sul piano internazionale grazie alla qualità dei suoi artisti, acrobati straordinari, ottimi danzatori e performers di teatro contemporaneo. Nelle sue performance di fortissimo impatto, la vita quotidiana, pur con le sue routine e banalità, viene esaltata nella dimensione della finzione e del meraviglioso.

Lo spettacolo è creato e diretto da Shana Carroll e Sébastien Soldevila ed è liberamente ispirato al libro Young and hungry di Suzanne Taylor.

La scenografia di Ana Cappelluto è composta da una cucina completa e funzionante, compresi i fornelli, il lavandino, il frigo e il forno a microonde, il che permette la preparazione di veri e propri piatti culinari, perfettamente commestibili. In questo ambiente si svolgono straordinari numeri di acrobazia danzata, di grande spessore spettacolare e giocati sul tempo di cottura dei piatti che verranno serviti ad alcuni fortunati seduti in platea.

In quest’atmosfera surreale ed esilarante c’è anche spazio per le confessioni: dal primo bacio al sapore di cioccolato a una serata solitaria tra una tisana e un barattolo di marmellata, fino ai reconditi segreti delle ricette che ogni famiglia gelosamente custodisce. I ricordi dei menù delle feste portano in scena anche ricordi di vita familiare purtroppo molto tristi, come quello del racconto di un figlio di un desaparecido, narrato durante delle acrobazie alla pertica.

Il pubblico è totalmente coinvolto e partecipe durante tutto lo spettacolo, all’ingresso in sala gli artisti sono già in scena e girano liberamente per la cucina come se fossero a casa loro. Al termine dello spettacolo viene offerto agli spettatori del pane di banane preparato e cotto durante lo spettacolo.

Sono davvero degne di nota le bellissime musiche originali e gli arrangiamenti musicali curati da Nans Bortuzzo, Raphaël Cruz, Colin Gagné, Spike Wilner e DJ Pocket.

In scena fino al 29 novembre.

Silvia Scalamonti