La notte del 5 luglio si è accesa con il suono dei NEGRITA. Una notte dannata per vivere il rock italiano. Un concerto pieno di sinergie, basti pensare che, sulle note di Ho imparato a sognare, sono ricomparsi gli infaticabili e obsoleti accendini che hanno soppiantato, ma solo per qualche minuto, i più moderni cellulari.
La formazione, capitanata da PAU (Paolo Bruni), ha riproposto il meglio del suo repertorio, inserendo anche i brani del loro ultimo album “ Dannato Vivere”.
Sono bastati gli accordi di CAMBIO, tratto dal primo omonimo album, e poi ogni nota suonata da DRIGO (Enrico Salvi), ogni parola di PAU sono riusciti a diffondere adrenalina allo stato puro. Il pubblico, di ogni età, ha risposto con grande entusiasmo agli stimoli che provenivano dal palco, cantando, ballando e liberandosi dalla quotidianità.
Il mix azzeccato di luci e musica che si è diffusa nell’arena di Rock in Roma è entrata nell’anima di chi c’era: NEGRITA.
Olimpio Pingitore