Due amiche entrano fragorosamente nella casa di una di loro; la loro migliore amica, Mimì, Alice Mangione, non si è presentata al suo matrimonio con Rodolfo, interpretato da Federico Bonaconza. Così ha inizio, Due mariti e un matrimonio la commedia scritta e diretta da Roberto Marafrante. Il tutto si svolge a casa di Luisa, Ussi Alzati, single alla ricerca più o meno velata di un amore, dove vorticosamente si intrecciano le storie delle amiche del cuore, della sorella della sposa e del marito abbandonato. Il dialogo è fresco, divertente e i due promessi sposi, Mimì e Rodolfo, di un matrimonio fallito prima di nascere richiamano molto l’opera pucciniana della Bohéme. Le quattro donne hanno una caratteristica comune che le unisce: sono in grado di parlare della cosa più semplice ma anche del problema più profondo mostrando una grande capacità camaleontica. Il personaggio che più colpisce è senza dubbio Gianna, Pia Engleberth, l’amica maggiore, la più saggia ma anche la più dissacrante. Molto del primo tempo ruota attorno a lei che riesce con eleganza e sagace ilarità a far scorrere lo spettacolo con la giusta leggerezza che gli compete. Due mariti e un matrimonio è una commedia brillante caratterizzata dal tentativo a volte comico di parlare di rapporti sentimentali e della crisi dei valori della vita tanto che il valore del matrimonio stesso che rappresenta l’istituzione maggiore è ormai un concetto quasi astratto senza il valore aggiunto dell’amore. Ma tra le righe si legge il tentativo di affrontare anche un tema quotidiano così importante come la diversità che nella commedia è rappresentata dal marito “occasionale” sposato durante un viaggio in Kenya da Mimì e dal transessuale del piano di sotto. Apparentemente ricca di luoghi comuni ma con un impercettibile tentativo ben riuscito di affrontare anche tematiche socialmente importanti. Una commedia ricca di vitalità, risa, sorprese ma fondamentalmente interpretata da quattro donne veramente uniche.
Due mariti e un matrimonio sarà in scena al Teatro De’ Servi di Roma fino a domani 12 Febbraio.
Roberto Baldelli