E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta @ Argot Studio – Roma

Uno degli aspetti più interessanti del Teatro, è l’infinita fonte di ispirazione che sa trarre dal reale e l’immaginario, portando in scena personaggi e storie dimenticati dai più o poco noti.

La storia del giovane Elio Trenta; di come,appena ventenne, nell’Italia fascista degli anni ’30, progettò un prototipo di cambio automatico per macchine, brevettato ufficialmente è divenuta un monologo brillante interpretato da Luigi Diberti in E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta.

Accompagnato dal musicista Raffaele Toninelli , il noto attore si cala nei panni inconsueti di un ragazzo visionario ed ingegnoso a cui una morte prematura strappò l’opportunità di realizzare grandi opere.

Città della Pieve nel Ventennio Fascista: Elio, cresciuto tra i motori nell’officina paterna, dopo una rocambolesca lezione di guida ad un’avvenente signora, inizia a riflettere su come automatizzare il cambio dell’automobile per rendere più agevole la conduzione del mezzo stesso.

Il progetto del giovane si tramuterà in uno dei primi brevetti per cambio automatico, adottato soprattutto negli States nei successivi decenni.

Sceneggiato dallo stesso Diberti e da Gianmario Pagano e diretto da Francesco Frangipane, lo spettacolo è un omaggio all’ingegno di Elio Trenta ed alla Memoria Storica, in forma di un sincopato e sognante monologo del protagonista, cui Diberto presta il suo talento attoriale ed un’evidente affezione alla sua umana vicenda.

L’interprete ci conduce nell’invenzione di Elio attraverso un percorso emozionale, a ritroso nel ricordo in un’Italia che si stava adattando ai progressi tecnologici del ventesimo secolo, in cui trionfa il senso di meraviglia dell’intelletto umano e delle sue risorse. celebrando la breve ma intensa esistenza del ragazzo e lo stupore di fronte alla tecnologia come espressione dell’intelligenza dell’uomo.

Si esce arricchiti da tale spettacolo, la cui nobile e riuscita intenzione è di dar lustro a una storia poco nota ma più che degna d’esser conosciuta, in  cui scoperte tecnologiche ed umanità si fondono.

Diberti è magnifico nei panni di Elio Trenta, colmo di passione e leggerezza, anche nel sottolineare senza pietismi il fato crudele dell’inventore, in un inno alla bellezza della vita pur nella sua brevità.

L’accompagnamento musicale di Toninelli e la sua divertita interazione con l’attore, impreziosiscono lo spettacolo dando brio e ritmo al monologo, già di suo brillante ed estremamente coinvolgente.

In scena, presso lo Studio Argot fino al 14 novembre.

Roberto Cesano