In scena sino al 6 gennaio al Sala Umberto, Feste diretto da Michael Vogel.
Lo spettacolo è ideato e portato in scena dalla compagnia tedesca Familie Floz, un collettivo artistico sorto a Berlino negli anni ’90 dello scorso secolo che si distingue per il peculiare lavoro sul corpo e l’utilizzo di maschere in scena.
Nel cortile di una villa fervono i preparativi del matrimonio della figlia del proprietario e tutta la servitù è impegnata in tale evento, assieme ai membri del catering, tra screzi, caos organizzativo ed una mole d’incombenze, quando appare una giovane senzatetto incinta in cerca di riparo.
La ragazza sarà scoperta dall’arzilla governante e dall’imbranato portiere della magione che, impietositi dalle sue condizioni, decidono di darle rifugio facendola passare per un’inserviente, mentre nel frattempo procede convulsamente la festa nuziale nei piani superiori al cortile.
Tale presenza genererà una rivoluzione nel rigido schema sociale che vige nella villa, creando legami e nuove prospettive.
Feste è una meravigliosa fiaba in cui s’alternano sapientemente ilarità e malinconia, grazie ai vari personaggi presenti in scena; ciò che rende straordinario lo spettacolo è che il carattere dei vari protagonisti è fortemente delineato nonostante non vi sia alcun dialogo, ma solo mimesi.
L’opera è un omaggio alla slapstick comedy alla Charlie Chaplin e Buster Keaton, ovvero il cinema del Muto dei primi due decenni di vita della settima arte caratterizzato da un uso enfatico dei movimenti per accentuarne la comunicatività sopperendo all’assenza delle parole, ed il lavoro sul corpo degli interpreti è stupefacente.
Andres Angulo, Thomas van Ouwerkerk e Johannes Stubenvoll sonoi tre straordinari protagonisti di Feste; un trio attoriale in grado di metter in scena una storia attraverso la mimica e recitare più ruoli in maniera convincente e con netta distinzione.
L’uso stesso delle maschere che potrebbe parere antiespressivo, al contrario accentua la distinzione tra i personaggi e ne connota ulteriormente la presenza scenica.
Il riuscito mix tra i vari generi teatrali a cui attinge la compagnia berlinese si traduce in un’opera poetica e sognante, in grado di conquistare letteralmente la sala ed è per il pubblico un’esperienza alquanto originale ed emozionante.
Assolutamente consigliato per questi ultimi giorni di festa.
Roberto Cesano