I demoni nel Paese delle Meraviglie @ Teatro Millelire – Roma

Una rappresentazione profonda ed alternativa basata su Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie che si trasforma per l’occasione ne I demoni nel Paese delle Meraviglie. Questa è la cornice data dall’interpretazione di Daniel De Rossi e Jessica Zanella al teatro Millelire, una vera e propria cornice direi: una sedia sulla sinistra, posta dietro a un tavolino e con una casa di carte già incollate tra di loro, una sediolina in primo piano con seduto l’orsacchiotto di pezza “Teddy”, che sarà la rappresentazione allegorica della coscienza del protagonista, a destra delle iscrizioni sul pavimento che rappresentano il vecchio e noto gioco “campana”, comune per i bambini.

Nello spettacolo il protagonista personifica un Demone, imprigionato, forse un uomo del celebre romanzo, forse lo stesso scrittore Lewis Carroll, dato che vengono fatti frequenti rimandi alla sua vita privata, alle sue ossessioni, alle accuse di pedofilia nei confronti della bambina Alice (Jessica Zanella) che gioca di fronte a lui. É in questo quadro che comincia una diatriba tra i due, ognuno dei quali cerca di attribuire le colpe delle proprie frustrazioni all’altro, in un dialogo in cui ogni battuta è composta dal rincorrersi tra realtà e finzione, fantasia e realtà storica, creando un rapporto simbiotico tra tutte queste componenti a tal punto da rendersi spesso indistinguibili.

Lo scopo di Alice in questo contesto è il deus ex machina in grado di risvegliare il protagonista dalle sue elucubrazioni mentali, fatte di finzioni e autoinganni, considerando che ella stessa potrebbe essere la causa di tutta la schiavitù del demone all’interno di una prigione immaginaria fatta di dubbi e illusioni.

Il dialogo surreale è obiettivamente breve (45 minuti) ma abbastanza complesso e impegnativo, che per essere compreso meglio richiede alcune conoscenze preliminari sia sul romanzo che sul suo autore, ma che, con un minimo di attenzione, risulta godibile in ogni caso.

Marco Lelli