Il principio di Archimede @ Teatro L’Aura – Roma

principio di archimedeAl Teatro L’Aura, in Vicolo di Pietra Papa 64, fino al 20 dicembre è in scena Il Principio di Archimede di Josep Maria Mirò Coromina, per la regia di Marco Belocchi e con la partecipazione di Gianluca Vicari, Laura Monaco, Manuel Ricco e dello stesso Belocchi.

La commedia punta l’attenzione su un dramma dei nostri giorni: la paura della pedofilia, messa in scena in uno spettacolo che procede per flashback.

La storia racconta di due giovani insegnanti di nuoto, Marco, riservato e molto responsabile e Diego più esuberante e che trasgredisce continuamente le regole della piscina in cui entrambi lavorano. Diego è l’insegnate del gruppo dei cavallucci, formato dagli allievi più piccoli mentre Marco insegna al gruppo dei delfini, composto dai ragazzi più grandi. Un giorno, davanti agli altri ragazzi, Diego abbraccia e bacia un bimbo che piangeva poichè sppaventato all’idea d’entrare in acqua senza salvagente; il gesto viene riferito da un’allieva alla madre, che a sua volta lo riferisce agli altri genitori generando una reazione a catena. Si tratta di un semplice gesto di affetto o l’atto di perversione esplicito di un pedofilo?

Questo dubbio è insinuato nella mente di tutti i genitori degli allievi di Diego ed uno di loro si reca presso la piscina e instilla sospetti nella direttrice, Anna, una donna forte e risoluta ma con un grande dramma interiore derivato dalla morte per suicidio di suo figlio, avvenuta qualche anno prima in maniera incomprensibile. Anna cerca spiegazioni dell’accaduto parlando con Diego, il quale è stupito della reazione dei bambini e degli stessi genitori e si chiede come possa aver turbato adulti e bambini un gesto di tenerezza.

Il timore che tale gesto non fosse un’innocente affettuosità ma qualcosa di morboso assedia lo stesso istruttore, il quale mette in dubbio la sua stessa integrità. Il tutto è un grosso equivoco o una mostruosa verità? Il sospetto, generato dalla paura, è il sentimento che lega tutti i personaggi del dramma e che coinvolge nel dramma gli stessi spettatori.

Lo spettacolo è ambientato in una scenografia essenziale, tesa a ricostruire una piscina sportiva e gli spogliatoi dove i singoli attori si esibiscono magistralmente esprimendo attraverso la mimica facciale e la modulazione vocale tutte le emozioni che in quel momento prevalgono, data la terribile notizia.

Monia Zambernardi