Il racconto d’inverno @ Gigi Proietti Globe Theatre – Roma

In scena sino a domenica 28 agosto, presso il Gigi Proietti Globe Theatre, Il racconto d’inverno diretto da Valentino Villa.

L’opera shakespeariana dal titolo suggestivo si presenta come una  summa delle tematiche narrative del bardo: in una Sicilia arcadica, il re Leonte  accusa la consorte Hermione di tradimento con il fraterno amico, il sovrano di Boemia,  suo ospite da qualche tempo.

La folle gelosia del regnante scatena una serie di eventi deflagranti e drammatici: l’ospite fugge verso la patria con il fedele consigliere di Leonte, Camillo, a cui il suo padrone aveva ordinato di provvedere ad eliminare il presunto amante di Hermione; nel frattempo, la disgraziata regina partorisce una bambina disconosciuta dal marito, che ne ordina la morte lontano dal suo palazzo.

Ma il fato ha altri progetti per la pargoletta, come ha previsto l’oracolo di Apollo.

Dramma dalle tinte fosche e momento d’ironia si succedono nel testo; la leggerezza ed i personaggi più buffi saranno introdotti nel secondo atto, poiché nel primo, la tragedia scatenata dall’insana follia di Leonte non può dare spazio ad ironia e comicità.

Leonte crede di vedere qualcosa e, nonostante tutti consiglieri di corte lo invitino alla ragione, egli esercita il suo potere in maniera irrazionale e feroce, quasi fosse un bimbo viziato.

Shakespeare, attraverso tale figura affronta un tema alquanto importante e presente spesso nella sua drammaturgia: l’esercizio del potere da parte dei vertici politici – nobili o re- e il labile confine tra monarca e tiranno, quest’ultimo intenso come colui che impone senza giustizia ed etica il potere temporale, nelle sue mani.

Non a caso, Paolina, moglie di un fido consigliere di Leonte, utilizza spesso tale definizione per blandire il suo signore e cercare di farlo desistere dai suoi sanguinosi propositi contro Hermione e la sua stessa progenie.

Tra Mito e fiaba nera, degna delle triculente novelle dei fratelli Grimm, Il racconto d’inverno coinvolge ed appassiona lo spettatore, conducendolo in una contorta danza tra colpi di scena e passioni.

Villa mette in scena il testo adattandolo ad un’estetica del 900 come costumi, di Maria Sabato e  tramite le scene di Francesco Ghisu, regalando alla sala alcune trovate sceniche alquanto suggestive e caratterizzando lo spettacolo con un sound molto connotativo.

Degne di plauso le perfomances di Ilaria Martinelli- Paolina- che caratterizza il suo personaggio con un piglio volitivo ed una forte presenza fisica; la grazia di Anna Bisciari, interprete perfetta per la composta raffinatezza di Hermione, la fisicità prorompente di Alessio del Mastro, che recita il ruolo del furfantello Autolico.

Roberto Cesano