Al Teatro de’ Servi Bernardino De Bernardis torna a far sorridere e riflettere il suo pubblico con Immigrati brava gente, una commedia sulle paure delle differenze culturali e sociali, sul pregiudizio nei confronti degli immigrati e soprattutto sulla speranza di trovare il coraggio di affrontare e superare la barriera che ognuno di noi innalza di fronte a ciò che non conosciamo, con la consapevolezza che il timore di confrontarsi con realtà diverse è umano e va rispettato ma deve essere combattutto e superato con intelligenza.
Bernardino De Bernardis, autore e regista dello spettacolo, è riuscito a trattare con delicatezza ed ironia un argomento attuale e di grande preoccupazione come l’immigrazione, sapendo alternare con maestria momenti di divertimento a momenti di profonda riflessione e riuscendo nel suo modo garbato ad arrivare al cuore del pubblico senza perdere di vista la consueta verve comica, nel ruolo di Salvatore Croccolo, napoletano doc alle prese con un rapporto disincantato e freddo con la moglie, un figlio che non ha voglia di lavorare, una figlia capricciosa e una suocera invadente. Una realtà difficile che viene ulteriormente complicata dall’arrivo di un ospite inatteso, Omar, interpretato da Ruddy Almada, uno dei tanti disperati in fuga dal suo paese e alla ricerca di aiuto e futuro. Così la famiglia Croccolo è costretta a confrontarsi con i propri fantasmi, a prendere coscienza della cruda realtà dell’immigrazione e del pregiudizio, a trovare un compromesso per affrontare la nuova situazione. Omar compie un bel gesto nei loro confronti, si dimostra gentile e disponibile e viene accolto dalla famiglia, ha un lavoro e una opportunità, malgrado le paure e la diffidenza che nel nostro tempo si annidano ovunque.
Uno spettacolo che fa ridere grazie all’energia e alla comicità della famiglia napoletana e del suo bravissimo protagonista, ma fa anche riflettere su un tema drammatico, trattandolo in modo brillante sotto forma di commedia, senza lasciar intravedere nessun giudizio ma lasciando delicatamente che il pubblico percepisca la necessità di superare pregiudizi e convinzioni per costruire un mondo migliore. L’abilità del regista è soprattutto quella di non cadere in facili moralismi e semplici banalizzazioni, lasciando fuori ogni forma di ipocrisia e chiusura e regalando la speranza che la giusta dose di apertura al dialogo e al confronto possa aiutare a rispondere all’ignoranza e alla incivile chiusura mentale.
Non perdetevi una serata ricca di riflessioni e pensieri ma anche di risate e esilaranti dialoghi, con una compagnia affiatata e personaggi molto ben caratterizzati e curati. Una scenografia semplice ed una scelta molto accurata e sapiente della colonna sonora, caratterizzata da brani di grande spessore che aiutano a suscitare emozioni in un pubblico attento e sempre partecipe.Il finale a sorpresa è una ulteriore prova della grande capacità dell’autore, che non delude mai con la sua attenzione ai particolari e la sensibilità che emerge senza dubbio da tutti i testi finora proposti.
Assolutamente da non perdere, in scena fino al 13 dicembre 2015.
Claudia Belli