Al teatro Centrale Preneste, per il sesto anno consecutivo, ritorna da ottobre la rassegna Infanzie in gioco 2016/17 con un cartellone di 25 spettacoli teatrali, dedicati ai bambini e alle famiglie.
La nuova stagione teatrale organizzata da Ruotalibera Centrale Preneste Teatro per le nuove generazioni, è in programma ogni domenica alle ore 16.30 con il costo per bambini e adulti di soli cinque euro.
Lo spettacolo, andato in scena domenica 23 ottobre, ha come comune denominatore l’utilizzo delle bolle di sapone e si intitola Kihò. Sogni in libertà, presentato dalla Compagnia Orma del Leone.
Andju Ormeloh interpreta il protagonista di questa storia, che parla della necessità e dell’importanza di credere nei propri sogni, di come sognare assieme generi miracoli, ma parla anche dell’incubo, molto attuale e di alcune brutte abitudini che mandano in fumo la creatività e la vita.
Le bolle di sapone invece realizzano i sogni più belli e annientano gli incubi più brutti.
La trama parte dalla disavventura del protagonista, che viaggiando nelle vastità siderali dell’universo ha un guasto alla sua navicella ed è costretto a fare un atterraggio di fortuna sul nostro pianeta.
L’unico modo per far ripartire la navicella è quello di ricaricarla di sogni, ma si da il caso, purtroppo, che sulla Terra si sogni pochissimo e che quei pochi sogni rimangano sempre irrisolti e mai esauditi, in quanto nessuno riesce a crederci ed a vederli come una possibile realtà.
A questo punto l’avveniristica apparecchiatura di Kihò viene messa in moto proprio per creare quelle bolle di sapone che saranno il contenitore delle storie fantastiche e dei sogni più belli cui assisterà ogni bambino in platea.
La Ormeloh utilizza varie tecniche teatral, passando da quella del mimo a quella del saltimbanco, giocando con il giovanissimo pubblico ed usando un divertente grammelot mischiato a frasi arricchite da paroline storpiate e da onomatopee, che conquistano tutta la platea.
È il trionfo della fantasia che apre la mente dello spettatore e lo porta a riflettere in maniera divertente e leggera, proprio come una bolla di sapone.
La regia e la scenografia sono di Thomas Limbosch, che propone un ottimo lavoro minimalista ed essenziale creando una piattaforma di gioco con un paio di tavole, qualche tubo e qualche bacinella, e facendo muovere il personaggio sulla scena, rendendolo fanciullesco e saggio allo stesso tempo; un po’ alieno, un po’ folletto, un po’ bambino.
La chiave di lettura e la logica rappresentativa funzionano perfettamente, soprattutto osservando la reazione dei bambini in sala.
È di sicuro un genere di esperienza teatrale che vale la pena far provare ad ogni bambino, sia perché divertente e sia perché è un primo passo verso quella meravigliosa abitudine che è andare a teatro.
Alessandro Gilardi