Dopo il successo della passata edizione, torna in scena, al Teatro San Paolo di Roma, L’ Importanza di chiamarsi Ernesto, una delle opere più rappresentative di Oscar Wilde.
La commedia, riadattata per l’occasione, è ambientata nei meravigliosi anni ’60, simbolo di cambiamento e di innovazione, e regala un amarcord da vivere tutto d’un fiato.
Leggerezza, brio ed ironia sono gli elementi predominanti di questa riedizione curata da Ester Cantoni che cura anche la regia dello spettacolo.
Ne L’ Importanza di chiamarsi Ernesto viene narrata la vicenda di John Worthing, innamorato di una ragazza che è la cugina del suo migliore amico, e si fa chiamare Ernest per far breccia nel cuore della giovane.
Il suo amico Algemon Moncrieff, è invece innamorato della ragazza di cui John è tutore legale, e a sua volta per far innamorare di se la fanciulla, si spaccia per un uomo di nome Ernest. Da qui scaturiscono una serie di eventi e di equivoci che garantiscono divertimento e risate a non finire, dimostrando un’ attualità e una freschezza che fa concorrenza alle commedie moderne più in voga, regalando un finale a sorpresa.
A rendere ancora più contemporanea quest’opera è sicuramente la scelta della Cantoni di trasporre storicamente il periodo di ambientazione della commedia e le musiche dei Beatles che fanno da sottofondo rendendo lo spettacolo ancor più brillante e giovanile.
La scenografia ben realizzata, che vede nel primo atto la casa di Worthing e nel secondo il terrazzo di Algemon, regala un aspetto più realistico anche grazie all’ aggiunta di piante e fiori di scena dall’ aspetto naturale.
Anche i costumi sono realizzati rispecchiando minuziosamente l’abbigliamento degli anni ’60.
La regia della Cantoni è fluida e di sicuro effetto e non fa perdere di dinamicità e vigore al testo originale di Wilde, anche grazie al valido supporto di tutta la compagnia che vede tra i protagonisti la stessa Ester Cantoni, Lucia Ricalzone, Giuseppe Renzo, Patrizia Grossi, Daniele Biagini, Giorgio Barlotti e Cristina Golotta.
L’ importanza di chiamarsi Ernesto è in scena al Teatro San Paolo di Roma fino al 26 Febbraio 2012.
Fabio Sepe