Prosegue la stagione 2018 del Silvano Toti Globe Theatre di Roma, con La bisbetica domata con regia traduzione e adattamento di Loredana Scaramella, in scena dal 31 agosto al 16 settembre.
Divertente è l’introduzione dell’ubriacone vagabondo Sly, al quale viene giocato uno scherzo senza pari da Pietruccio, un avventuriero di Verona, che convince il beone d’essere un lord che ha dormito per 15 anni. da questo punto in poi vengono interposti uno ad unruoli narrativi della famosa commedia Shakespeariana.
La scenografia, essenziale ma peculiare, di una vecchia taverna, da soli tre grandi tavoli ed un filo di luci, formato da dieci lampadine, spostato qua e là dagli interpreti.
Trovare un palco sul palco colpisce piacevolmente lo spettatore: Pietruccio, porta avanti lo scherzo al malcapitato ubriacone, mentre va in scena La bisbetica domata recitata da una compagnia di attori ambulanti capitati nella taverna, proprio mentre l’avventuriero sta organizzando il suo piano e per cui baratta una notte di vitto e alloggio gratuito.
La prima parte è svolta proprio sugli enormi tavoli, su cui la compagnia recita il testo con l’aiuto della musica e canzoni in una sorta di meta-teatro.
L’opera narra del Sign. Battista, nobiluomo di Padova, che acconsentirà a maritare Bianca, la sua dolce e graziosa figlia minore, solo dopo essere riuscito a far sposare Caterina, l’irriverente primogenita per cui nessun uomo prova interesse a causa del suo carattere.
E’ proprio Caterina il personaggio che più colpisce, interpretato da Carlotta Proietti come caratterialmente e visivamente bella, forte ma sopratutto libera; ribelle agli occhi degli altri e che nessuno riesce a domare. A tenergli testa l’apprezzato Mauro Santopietro, Pietruccio, il quale invaghitosi subito di Caterina e della sua personalità, con estrema consapevolezza in poche battute riesce a zittirla e le annuncia che diventerà sua sposa.
La ripagherà poi, a partire dal giorno del matrimonio con la stessa moneta, mostrandosi un crudele padrone che la priva anche del cibo e le impone una vita dimessa.
La lotta tra i sessi è finita e la bisbetica ormai domata si trasformerà in una moglie devota e accondiscente . E’ proprio durante il matrimonio della sorella Bianca che sposa finalmente il suo amato Lucenzio, che Caterina proclama, davanti alla sua famiglia e a tutti i presenti, la sua sudditanza, sempre e comunque spinta da suo marito, quasi fosse ancora inconsapevole delle sue parole.
Una delle opere più entusiasmanti che è possibile ammirare al Globe con una rosa di artisti completi ed eclettici che recitano, ballano, cantano come soprani, si esibiscono in assoli di tip-tap e per ultimo ma non per importanza, la macchietta che incanta e sa far divertire con i suoi monologhi intrisi di allusioni.
In scena fino al 16 settembre e come dice Pietruccio: ‘Meglio una volta che mai, perchè non è mai troppo tardi!’
Annarita Requisini