La cena dei cretini @ Teatro Manzoni – Roma

Al Teatro Manzoni di Roma tornano con tutta la loro energia Nicola Pistoia e Paolo Triestino, che portano in scena e curano la regia di una commedia tra le più rappresentate e applaudite al mondo: La cena dei cretini. Una commedia francese scritta da Francis Veber negli anni novanta e portata dallo stesso autore non solo in teatro ma anche sul grande schermo, che ci regala un’analisi lucida e profondamente ironica della nostra società, sovverte i luoghi comuni e mostra il lato malvagio dell’essere umano, il tutto attraverso dialoghi vivaci e un divertimento intelligente, caustico ma profondamente incisivo. Una commedia esilarante che trascina il pubblico in una valanga di risate e di situazioni paradossali.

La storia è ambientata a Parigi e racconta di un gruppo di professionisti dell’alta borghesia parigina che sembrano non divertirsi più con le solite cene di gala e sono alla ricerca di un’idea originale per rompere la noia generale. Pierre Brochard, editore di successo, trova una soluzione che nasconde tutta l’arroganza del ceto sociale a cui appartiene: ogni mercoledì si riunisce il suo gruppo di amici per una cena-scommessa, dove ognuno degli invitati deve presentarsi accompagnato da una persona che può essere definita senza alcuna riserva un perfetto cretino. Tramite una segnalazione, Pierre individua la vittima, François Pignon, contabile presso il ministero delle Finanze e lo invita a passare, prima della cena, a casa sua, con la scusa di voler pubblicare un libro sul suo grande hobby, modellini di monumenti famosi costruiti con i fiammiferi. Ma proprio quel pomeriggio, Pierre è vittima di un colpo della strega ed è costretto dal dottor Archambaud a rimanere immobile a letto per almeno due giorni. Ecco che si presenta alla porta François e da questo momento in poi gli eventi precipitano, in un crescendo di equivoci incredibili e paradossali. Pierre chiede a François di fare delle telefonate per lui per affrontare le situazioni che le stesse telefonate creano, in un circolo vizioso di equivoci e confusione, fino a coinvolgere un collega di François, un amico ormai perso ed un’amante dello stesso Pierre. Man mano che lo spettacolo va avanti, la storia si intriga sempre di più ed il pubblico si immedesima e si diverte in compagnia degli attori sul palco.

Quella sera, quindi, la storia si ribalta: sarà il cretino a prendersi la scena e ribaltare la situazione, passando da vittima a carnefice. I protagonisti sono Pierre e François interpretati magistralmente da Paolo Triestino e Nicola Pistoia, accompagnati da una compagnia di ottimi attori orchestrati da un meccanismo quasi perfetto. I personaggi sono caratterizzati in modo impeccabile, soprattutto i due protagonisti che sembrano ritagliati perfettamente sui due fantastici attori, che ogni volta ci regalano meravigliosi esempi di teatro e comicità.

 “L’intelligenza costa fatica” è una delle battute del testo che, di là dalla chiara vena comica, sottintende una critica sottile agli intellettuali arroganti, a quel ceto medio alto che si sente superiore al resto del mondo: non a caso Pierre Brochant è un editore. Uno spettacolo con una morale chiara e diretta, dove si evidenzia che non basta l’intelligenza per comportarsi in modo intelligente, che il lato sadico della classe borghese e la sua presunzione portano al ridicolo se non ci si confronta con il mondo reale e non si fanno le opportune autocritiche.

Uno spettacolo assolutamente da non perdere, in scena al teatro Manzoni fino al 22 ottobre.

Claudia Belli