Fino al 18 maggio al Teatro Stanze Segrete è in scena La Signora del Blues – Vita di Billie Holiday, interpretata dalla meravigliosa Daniela Barra, che torna a Trastevere dopo il successo ottenuto nella scorsa stagione con un testo dedicato alla vita di Edith Piaf. Sotto la sapiente regia di Jacopo Bezzi, stavolta la bravissima attrice ci racconta e ci canta la vita e la carriera musicale di una tra le interpreti più importanti e affascinanti di jazz e blues di tutti i tempi: Billie Holiday.
Uno spettacolo che si trasforma in un omaggio alla grande artista statunitense e alla sua musica. Daniela Barra accompagna il pubblico attraverso i ricordi, gli aneddoti, le curiosità, le sofferenze e le gioie di un’artista unica, incredibilmente umana e fatalmente infelice nonostante il successo ottenuto attraverso il dono di una voce meravigliosa e del ritmo nel sangue. Una donna complessa, alla continua ricerca di affetto, che non viene mai veramente amata, che muore sola e disperata, completamente sopraffatta da alcool e droga, che le rovinano la vita, il fisico e la splendida voce. Attraverso la convincente mimica facciale, gli sguardi intensi e una bellissima voce, l’eclettica Daniela Barra interpreta con sentimento e rispetto il mito di Billie Holiday, la sua forza, la sua sofferenza e la sua intensa passione per la musica, che le fece superare tutte le barriere e vincere l’emarginazione legata alla sua condizione di donna e al colore della sua pelle.
Uno spettacolo che ha come protagonista assoluta la musica, con amichevoli incursioni jazz degli artisti del LEDA Jazz Collective, coordinato dal giovane batterista Alessandro d’Anna. Ogni sera sarà possibile assistere ad una performance diversa, attraverso un dialogo continuo tra musica e parole, per creare ogni volta un evento unico. Nella serata di domenica 4 maggio, Antonio Magli ci ha regalato le note del suo pianoforte, accompagnando Daniela Barra per una parte dello spettacolo. Viene voglia di andare ogni sera per sorprendersi di quanto un pezzo suonato dal vivo durante uno spettacolo possa regalare intense emozioni, quando accompagna la storia di una donna che ha vissuto la sua vita dedicandola alla musica.
Massimo Roberto Beato ha curato un testo intenso, denso di significati e rimandi, dalla violenza sulle donne al problema della discriminazione razziale dell’America dei primi del ‘900, raccontati con classe ed eleganza in una scenografia semplice ed efficace nel rappresentare la realtà di un’artista di protesta, di cui ancora oggi il mondo sente fortemente il bisogno.
Uno spettacolo da non perdere al Teatro Stanze Segrete, che conferma un’attenzione meravigliosa alla scelta degli spettacoli e ci regala una programmazione ricca e articolata e sempre molto interessante.
Claudia Belli