Avere trent’anni nel 2025 in Italia è alquanto arduo: crisi economica, potere d’acquisto ai minimi storici per i giovani, emergenza immobiliare con impossibilità ad acquistare una casa propria, decreti sicurezza castranti, svolta a destra in tutto l’occidente e la Sinistra defunta.
Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, con il contributo intellettuale di Christian Raimo, hanno scritto, dirigono ed interpretano La Sparanoia, opera teatrale che condensa i temi sopra menzionati in una vera e propria bomba di follia in scena da cui neppure gli spettatori sono al riparo.
Lo spettacolo è pura satira dal ritmo sincopato, nel susseguirsi di gag e scene attraverso cui seguiamo il compagno Niccolò della Sinistra Timida vessato dall’Autorità – Lorenzo Guerrieri- che di volta in volta è rappresentata da un giornalista con manie censorie, un militare ruspante ed un amico più disilluso.
Fettarappa e Guerrieri portano sul palco, con feroce sarcasmo, la condizione comune di un’intera generazione, di cui loro stessi sono parte, e le contraddizioni del nostro presente.
La Sparanoia è un atto politico che utilizza il Teatro per urlare il disagio e la rabbia attraverso l’humour; tale scelta priva lo spettacolo di qualsiasi venatura vittimista ed induce il pubblico a ridere, al contempo riflettendo sugli argomenti presenti in tale delirante opera.
I due teatranti rompono spesso il confine tra palcoscenico e platea riversando la propria frenesia- in modi che potrete scoprire andando a vedere lo spettacolo- sugli spettatori con estrema naturalezza e con tempi comici invidiabili.
L’opera è scritta ed interpretata ottimamente, dimostrando il talento di Fettarappa e Guerrieri oltre che la potente alchimia tra i due.
La Sparanoia è irriverente, caustico, attualissimo e molto divertente; l’ennesima dimostrazione della capacità del Teatro Basilica di presentare le più interessanti realtà drammaturgiche italiane più recenti ed emergenti.
In scena presso il Basilica fino al 27 aprile.
Roberto Cesano