La Tempesta @ Teatro Ghione – Roma

albertazziAl teatro Ghione dal 20 novembre al 13 dicembre, è di scena la compagnia teatrale di Giorgio Albertazzi nell’adattamento de La tempesta, celebre testo di William Shakespeare che, a detta di molti storici, sarebbe il penultimo lavoro del grande drammaturgo inglese prima di abbandonare le scene.

E’ un dramma che ha in se molti elementi legati all’esoterismo ed al potere magico di influenzare il corso degli eventi, grazie alla conoscenza.

La storia narra di Prospero, duca di Milano spodestato da suo fratello in combutta con il re di Napoli ed esiliato su un atollo imprecisato, insieme alla figlioletta Miranda.

Anni dopo, Prospero compie la propria vendetta aiutato dallo spirito dell’aria Ariel che, attraverso un incantesimo, provoca una tempesta per far naufragare sull’isola la nave su cui sono viaggiano i responsabili della sua cacciata da Milano.

C’è a bordo anche il figlio del re di Napoli, Ferdinando separato e allontanato dal resto dei naufraghi da Ariel e che rimasto solo, vaga sull’isola fino ad incontrare Miranda: quest’ultima, non avendo mai visto prima di allora un ragazzo, ne rimane folgorata dalla bellezza e se ne innamora a prima vista.

Nel frattempo, gli altri naufraghi sono stregati da Ariel e continuano a camminare per l’isola come impazziti, perdendo l’orientamento ed incapppando nel bestiale Calibano, una creatura deforme al servizio di Prospero.

Il matrimonio di Miranda e Ferdinando porterà a compimento il piano di Prospero, che costringerà il re di Napoli a restituirgli il Ducato in cambio della libertà.

Tralasciando i tanti aspetti della trama che andrebbero approfonditi a parte, c’è da menzionare la realizzazione complessiva di questa straordinaria pièce teatrale da parte del regista Daniele Salvo e dei suoi collaboratori, che hanno allestito un impianto scenico, preparato dei costumi e delle musiche pressocchè impeccabili.

Quando si parla di Teatro Classico si pensa a Sheakespeare e lo si immagina ostico da seguire, ma questa versione de La tempesta è fruibile per chiunque; uno spetttacolo capace di far apprezzare la sublime poesia di uno dei maggiori commediografi mai esistiti, anche senza sapere nulla di lui o delle sue opere.

Le luci curatissime, la proiezione di scenari in movimento, il canto dello spirito Ariel musicato in stile rock progressive anni Settanta, la danza ed il movimento scenografico, tra i vari atti della tragedia, rendono questa rappresentazione impreziosita di modernità, senza cadute di stile o strafalcioni filologici.

Il ritmo serrato della recitazione dell’intero cast mantiene costante, nello spettatore, la curiosità di sapere come si evolverà la storia e come questa finirà. E poi c’è lui, Giorgio Albertazzi che, ultranovantenne, interpreta la parte di Prospero su una sedia a rotelle per quasi tutto il tempo ed è ancora incisivo, reale, accattivante e fluido nella sua arte recitativa.

Se desiderate avvicinarvi al Teatro Classico e rimanerne definitivamente affascinati, questa versione de La tempesta è l’opera giusta per farlo e quando ascolterete il congedo di Prospero allora la magia sarà completa: “…Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita…”.

Alessandro Gilardi.