Le Notti Bianche @ Teatro Ghione – Roma

Dopo il successo dello scorso anno, torna dal 12 al 17 Febbraio al Teatro Ghione, Le Notti Bianche di Fyodor Dostoevsky per la regia di Francesco Giuffrè.

A pochi passi dal maiestatico cupolone di San Pietro, ci si può immergere – verosimilmente – nella fantasia modernista di uno dei padri dell’esistenzialismo e della psicologia europei.

In una notte d’estate nell’allora capitale russa San Pietroburgo, le realtà di un sognatore senza nome che vive in totale solitudine, Giorgio Marchesi, e una giovane orfana di nome Nasten’ka, Camilla Diana, asservita dall’anziana nonna, si attraversano per la prima volta su uno dei tanti ponti che sormontano i canali del Neva, sotto il cielo sbavato da tramonti tardivi.

Per quattro notti, si confessano l’uno all’altra in un linguaggio leggero e trasparente che investiga la psicologia dell’esistenza; il bisogno, che nasce desiderio d’amare, la necessità di comunicare, e l’insostenibile leggerezza delle speranze e dei timori.

Il sognatore finisce per innamorarsi della giovane, la quale però anela l’amore di un uomo che un anno prima le promise sarebbe tornato a prenderla e che ora si trova in città.

Francesco Giuffrè offre un abile adattamento del testo originale con dialoghi verosimili e una regia considerata e piacevole.

Un’opera impalpabile e appassionante che però perde forza in un finale – caduta del climax e risoluzione – affrettato.

Una trasposizione minimalista che – nonostante l’opinabile utilizzo di microfoni – vede un magistrale Giorgio Marchesi conquistare per la sua dizione mai forzata e l’assoluta padronanza dei dialoghi; soprattutto nei soliloqui magico realisti del sognatore che impostano da subito il pathos della rappresentazione.

Se Marchesi incarna – con il suo delicato imbarazzo – il personaggio descritto da Dostoevsky, la docile e naïve Nasten’ka, interpretata da Camilla Diana, appare come una ragazza spigliata, disinvolta e, forse, troppo mediterranea nei suoi gesti e atteggiamenti.

Quest’interpretazione, senz’altro avvincente e adatta per uno spettacolo con soli due protagonisti, fa però fatica a trasmettere, o meglio, a enfatizzare, le intenzioni dell’autore. Tuttavia, con la sua naturalezza e dimestichezza sul palco, Diana offre una piacevole  e coinvolgente prestazione.

Le musiche evocative abbelliscono il palcoscenico; si intessono perfettamente con il pathos teatrale. Le luci giocano bene con le altre parti della mise en scène.

Se i costumi sono eleganti ed equilibrati, la scenografia dovrebbe presentare alternative di scena meno ingombranti.

Nonostante piccole sbavature, questo spettacolo incanta la platea: la resa teatrale non è mai invadente e sfiora con le parole, i gesti e le musiche per poi dissiparsi nelle bellissime ultime frasi del sognatore e negli occhi lucidi del pubblico.

Le Notti Bianche sarà in scena dal lunedì al sabato alle ore 21:00 e la domenica alle ore 17:00.

Fabrizio Funari