L’esposizione Universale @ Teatro India – Roma

L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE di Squarzina - regia Maccarinelli - foto di S.Amato .09Sul palcoscenico del Teatro India presso Lungotevere Vittorio Gassman è in scena fino al 18 ottobre L’Esposizione Universale di Luigi Squarzina, opera scritta fra il 1945 e il 1948, mai rappresentata per il divieto della censura e rimasta inedita per le scene italiane fino a questo allestimento di Piero Maccarinelli, responsabile della regia e dell’impianto scenico.

Il testo vinse il premio Gramsci nel 1949, attribuito da una giuria tra cui compaiono i nomi illustri di Eduardo De Filippo e Luchino Visconti. Il dramma per tutta la durata di 2 ore e 20 minuti cattura l’ospite, catapultandolo nel periodo della Roma post bellica tra il 1946 e il 1947, tra gli scheletri degli edifici rimasti incompiuti dell’EUR42, l’Esposizione Universale Romana prevista per 1942 e cancellata dalla guerra, che avrebbe dovuto celebrare, nelle intenzioni del regime, il ventennale della marcia su Roma. L’opera rievoca le vicende umane di un gruppo di sfollati provenienti da tutta Italia, con percorsi e vicende diverse, che occuparono gli spazi abbandonati dell’EUR e diventati aree appetibili per la ricostruzione e per le speculazioni di affaristi senza scrupoli, intenzionati a far riprendere i lavori del quartiere in previsione del Giubileo del 1950. Nel dramma si intrecciano le storie di uomini con diverse posizioni sociali e ideologiche, tra cui si evidenziano varie figure: un avvocato profugo di Pola, un professore romano, Curbastro, che non rinnega la sua fede fascista, un giovane ricercato dalle forze dell’ordine, accusato di avere aggredito un politico, nonchè una donna rimasta sola con le sue due figlie, di cui una gravemente malata. Questi rappresentano un paese uscito lacerato dalla guerra, che vive in maniera tormentata il passaggio tra la dittatura e la democrazia e con pulsioni liberatorie facilmente schiacciate dai più forti.

Gli occupanti dell’EUR 42 ricevono la visita di un pseudo giornalista ex fascista, Barzilai, e della sua giovane figliastra, che tenterà con ogni espediente di sfollare l’area per poter riprendere i lavori per la costruzione di edifici con il solo obiettivo di arricchirsi. A tale scopo riuscirà ad avere come alleato uno degli sfollati di cui hanno piena fiducia di tutti gli occupanti dell’Esposizione Universale e che per denaro convincerà gli sfollati a spostarsi in un altro campo profughi, che lui garantisce avere una accoglienza migliore dell’EUR42. Lo sfollamento però non risulterà privo di inconvenienti e avrà una conclusione inaspettata portando alla morte di alcuni sfollati e dello stesso Barzilai.

L’interpretazione magistrale degli attori del Corso di Perfezionamento per Attori della Scuola di Teatro di Roma è incorniciata da una scenografia essenziale che ritrae l’interno di un accampamento per profughi degli anni post bellici reso ancora più reale nello sfondo del palcoscenico, dalle immagini dall’Istituto Luce scelte sapientemente da Roland Sejko che proiettano la ricostruzione dell’EUR negli anni 1946 -1947.

Monia Zambernardi