In scena fino al 14 maggio al Teatro Olimpico, Lillo e Greg portano sul palco il loro Best of, riproponendo alcuni dei loro sketch più conosciuti.
Il duo affiancato da Vania della Bidia, Chiara Sani e il maestro Attilio De Giovanni, che si occupa degli esilaranti intermezzi musicali rivisitando in chiave balera alcuni noti brani rock, ripercorre la propria carriera attraverso due ore di sketch.
Lo spettacolo è, infatti, strutturato in una lunga antologia di brevi siparietti comici in cui Lillo e Greg e le due attrici fanno divertire il pubblico, dalle scene al ristorante dove i pensieri dei personaggi sono enunciati ad alta voce a delle ironiche audizioni, in cui un trio si esibisce in un improbabile pezzo di teatro sperimentale che confonde il povero Lillo.
I due comici giocano su vezzi, luoghi comuni e tic linguistici, oltre ad aver aggiunto nuove gag in sintonia col nostro tempo, come nella scena in cui i quattro attori sono seduti al ristorante e disquisiscono su chinoa, soia, aloe e cibo salutare.
La prima parte dello spettacolo è quella con maggiore ritmo e dagli sketch più riusciti, ma Lillo e Greg si divertono per tutta la durata dello spettacolo e il loro entusiasmo contagia gli spettatori.
La musica ha un ruolo importante, sia visto il passato da musicisti dei due artisti, ché grazie alle comiche reinterpretazioni del maestro De Giovanni; l’idea di fondere rock e salsa ha dei risultati comicissimi e permette agli attori di prepararsi al siparietto successivo senza annoiare il pubblico.
La formula da antologia è ben rodata, ma come affermato sopra nella seconda parte v’è minor ritmo e brio, ma la comicità no sense di Lillo e Greg riesce a brillare comunque.
Vi è un certo garbo nella loro ironia, mai triviale e di cattivo gusto, che è la cifra stilistica di una lunga tradizione comica del Belpaese da Noschese al Trio Marchesini/Solenghi/Lopez e che Lillo e Greg hanno fatto propria in una carriera ormai così lunga da potersi permettere un Best off.
Spettacolo indicato per coloro che desiderano trascorrere due ore leggere e divertenti.
Roberto Cesano