Si è aperta, ieri, la nuova stagione del Teatro Golden con la commedia L’uomo Ideale.
Lo spettacolo, scritto da Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli e diretto dallo stesso Toni Fornari, anche interprete, sarà in scena fino al 13 ottobre.
Claudia Campagnola è Giada, una donna realizzata nel lavoro ma sola, che sogna il grande amore guardando avidamente film romantici. Toni Fornari è Lorenzo, detto Lollo, il burbero, estroso e cinico socio gay di Giada.
I due sono grandi amici e condividono, oltre alla griffe Gia & Lol lingerie che dirigono insieme, anche la grande casa studio dove abitano; Giada è sempre alla disperata ricerca dell’uomo della sua vita ma non sa come fare, mentre Lollo non crede nei legami duraturi.
Quando Lollo racconta all’amica che la loro dipendente racchia Sandra ha trovato l’amore nel suo nuovo coinquilino, Giada decide di voler tentare tale strada per trovare l’uomo della sua vita.
All’annuncio risponde Damiano, interpretato da Simone Montedoro, un disegnatore di gioielli separato e momentaneamente senza lavoro, che sembra essere l’uomo giusto.
Damiano è bello, affascinante, divertente, premuroso, sensibile e comprensivo, ha tutte le caratteristiche dell’uomo perfetto sognate da Giada.
Per Giada è ovviamente amore a prima vista, ma il fascino di Damiano folgora anche Lollo.
I due amici entrano così in competizione, contendendosi le attenzioni di Damiano, dandogli sempre più spazio nelle loro vite e anche nel lavoro, invitandolo a collaborare alla loro griffe.
La trama si svolge nella grande e moderna sala studio della casa; un mobilio essenziale ma azzeccato caratterizza lo spirito fantasioso e creativo dei proprietari, confermato anche dai numerosi cambi d’abito dei due interpreti.
La colonna sonora sottolinea gli avvenimenti con riferimenti indovinati, che fanno sorridere, insieme alla proiezione delle sfilate di lingerie nei cambi di scena.
Tra le tante canzoni spiccano E’ l’uomo per me, That’s amore, Amore disperato, fino alla fantastica Un’emozione da poco, oggetto di una performance esilarante che strizza l’occhio a quella di Luca Marinelli in Lo chiamavano Jeeg Robot.
L’uomo ideale è una commedia frizzante che tocca temi attuali come la difficoltà di allacciare rapporti umani, la solitudine ed il bisogno d’amore, la tecnologia che dovrebbe aiutare ma in molti casi isola dagli altri, l’importanza dell’amicizia.
Esiste l’uomo ideale? Nella realtà siamo noi ad attribuire alla persona amata le qualità che crediamo indispensabili, senza vederne spesso i lati negativi.
Forse il lieto fine esiste solo nei film romantici come Notting Hill?
Laura Pazzelli