È stato un 30 giugno da fiaba al Teatro Quirino di Roma, dove alle 20:30 è stato rappresentato il Musical Matilda 6 Mitica, per opera della Caracciolo Junior Musical School. Lo spettacolo è tratto dal romanzo Matilda di Roald Dahl e riadattato in italiano sotto l’abile guida della regista e coreografa Alberta Izzo, che è riuscita a far diventare ragazzi alla loro prima esperienza sul palcoscenico abili attori, capaci di tirar fuori tutto il loro talento e superare l’emozione di un palcoscenico prestigioso come quello del Teatro Quirino.
Musiche e interpretazioni veramente coinvolgenti, degne delle scene più prestigiose e dei livelli più alti di teatro, capaci non solo di catturare l’attenzione del pubblico ma anche di trasmettere le emozioni, i sogni e i desideri dei giovani studenti, proprio come il romanziere Dahl desiderava fare.
La piccola Matilda è una ragazza prodigio non voluta dai genitori, una coppia di volubili quanto spregevoli individui, senza alcuna affezione naturale verso al propria figlia, insultata e vituperata continuamente.
La situazione non è differente a scuola, dove la perfida preside Trinciabue considera i piccoli studenti come dei vermi e gode nel rinchiuderli in un particolare armadietto chiamato strozzatoio. La donna è una vera creatura mitologica che invade le giovani menti terrorizzate dei bambini, che non possono che avere un enorme timore sia della preside che dei suoi mezzi ‘educativi’.
L’insegnate Jennifer Honey al contrario si rivela essere dolce e gentile e, naturalmente, non va molto d’accordo con la Trinciabue. La giovane docente riesce a capire le grandi potenzialità della piccola, la quale a 5 anni già legge libri e sa tutte le tabelline, cosa che naturalmente non viene apprezzata nè dai genitori nè dalla preside, che la reputa un’imbrogliona.
Enorme il lavoro fatto dai traduttori, che hanno letteralmente tradotto in italiano tutte le canzoncine del musical, adattandole al nostro lessico e al nostro vocabolario. Bravissimi i ragazzi nei balletti, per merito del Maitre de ballet Mauro Murri e degli istruttori di tip tap Emanuele e Leonardo D’Angelo.
Christian Vannozzi