Debutto assoluto in teatro per Melampo, una favola moderna scritta da Ennio Flaiano nel suo periodo di vita americano a metà degli anni ’60, portata in scena dalla Compagnia Attori & Tecnici nella sua versione completa, riveduta da Rosetta Flaiano e Massimo De Rossi, anche regista, che presenta l’opera nel ruolo del narratore, introducendo con grazia questa commedia e spiegandone al pubblico le origini per poi traghettare le scene durante lo svolgimento della pièce.
De Rosi racconta così, ad un pubblico attento, che Flaiano decise di scrivere questa commedia americana in America negando, come molti critici sostenevano, che si trattasse di una commedia all’italiana ambientata in America: si tratta di una favola ispirata a Melampo, personaggio della mitologia greca e noto come cane in Pinocchio.
Giorgio, Carlo Lissani, uno scrittore italiano in America, in piena crisi creativa, incontra Liza, Claudia Crisafio, bellissima e frivola ex modella in un parco di New York, dove il cane Melampo ed una cagnetta dovrebbero equivocamente amoreggiare.
In realtà, avviene che Liza, guidata da un predominante istinto animale, si trasformerà progressivamente in un cane, fino ad annullarsi per amore di Giorgio, così da diventare parte essenziale della vita del suo intellettuale compagno e padrone.
Il rapporto si snoda attraverso la rappresentazione del conflitto tra la ragione e la nevrosi dell’intellettuale e quello dell’abbandono e dell’aderenza totale all’istinto e alla carnalità di Liza.
La realtà dunque tenta una nuova via per compiersi, sovverte ciò che normalmente appare come convenzionale: una metamorfosi, una via non esclude l’altra e anzi può risultare più felice nella ricerca di un nuovo equilibrio di coppia.
Il finale infatti è assai tenero e rappresenta appieno l’ironia e l’intelligenza, come sempre, delle riflessioni autobiografiche di Flaiano.
Interpreti di questa gradevole commedia, oltre ai già citati Carlo Lizzani e Claudia Crisafio, ci sono Stefano Messina e Rita Tersigni, rispettivamente l’amico psichiatra di Giorgio e la sua collaboratrice.
Suggestivi ed efficaci nel rendere lo scorrere del tempo, nella loro essenzialità, i quadri che compongono le scene a cura di Gianluca Amodio, ben sostenute dal disegno luci di Alessandro Pezza, dai costumi di Stefania Pisano e dalle musiche di Angela Sinckler.
Simpatica e curata la regia, con intervento attoriale di Massimo De Rossi.
Fino al 10 Febbraio sarà possibile applaudire questa commedia al Teatro Vittoria di Roma.
Igor Pagan