Al Teatro Prati di Roma dal 3 Maggio 2019 è di scena Na Santarella una delle commedie storiche e più amate di Eduardo Scarpetta, padre di Eduardo De Filippo
Il grande artista napoletano mette in scena le avventure di Nannina, una ragazza che vive in uno studentato gestito da suore.
Nannina eccelle in tutto quel che fa, zelante, seria, un esempio per tutte le sue compagne e a detta della Madre Direttrice, la miglior studentessa dell’ Istituto.
La protagonista, interpretata da Claudia Federica Petrella, scopre che il maestro di Musica dell’Istituto, tal Felice Sciosciammocca interpretato da Fabio Gravina, è l’autore di una operetta, sotto lo pseudonimo di Arturo Maletti.
L’insegnante ha quindi una doppia vita: di giorno insegnante e di sera autore di operette e Nannina, ogni sera, si intrufola nella stanza di Felice e, in sua assenza, legge e rilegge fino ad impararla a memoria La Figlia dell’ Imperatore che dovrà essere messa in scena a breve.
Complice il fatto che, la ragazza verrà promessa sposa al tenente Eugenio Poretti, Nannina ha la possibilità di farsi accompagnare a Roma dal maestro e di conseguenza andare a teatro la sera ed assistere alla prima dell’operetta.
Se ne vedranno delle belle e tutto si risolverà per il meglio; ci saranno risate e momenti esilaranti indimenticabili, il tutto nel pieno stile delle pochade di Scarpetta.
Na Santarella, ispirata al testo di Meilhac e Millaud Mam’zelle Nitouche, viene scritta da Scarpetta mantenendo la storia, ma variando l’ambientazione: L’opera subirà alcune variazioni nella versione di Eduardo De Filippo per la RAI del 1975, con Marilù Prati nel ruolo di Nannina, non si è risparmiato aggiungendo due monologhi di Felice e un personaggio, Suor Teresa, che fa da spalla a Suor Rachele, la Superiora dell’ educandato.
Nell’ adattamento di Fabio Gravina, scompaiono il personaggio Sparice e tanti altri personaggi secondari che facevano da coro, snellendo una commedia ambientata e scritta nell’800 e che fu messa in scena per la prima volta nel 1889.
Ottima la cura maniacale nelle scenografie e nei costumi, realizzati rispettivamente da Francesco De Summa e Francesca Romana Scudiero.
Un ottimo risultato che permette al pubblico in sala di trascorrere due ore in allegria, senza momenti di cedimento, grazie anche alla compagnia del sempre eccellente Fabio Gravina, che ne cura la regia.
Un plauso a tutto il cast per la buona riuscita della messa in scena, un ottimo lavoro di squadra, da vedere per poter trascorrere un pomeriggio o una sera in maniera del tutto spensierata.
Fabio Sepe