Non mi hai più detto ti amo @ Teatro Olimpico – Roma

Al teatro Olimpico, dal 20 novembre al 16 dicembre, tornano dopo 20 anni dal grande successo di Grease, Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia con Non mi hai più detto ti amo, commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta.

E’ la storia di una bella famiglia del nostro tempo: Serena, Lorella Cuccarini, è una casalinga che si prende cura della casa e dei figli, ormai grandi, e il marito Giulio ,Giampiero Ingrassia, è un medico di base che pensa sempre al lavoro e delega tutto il resto alla moglie.

Un evento inaspettato provoca la rottura degli equilibri familiari: Serena inizia a mettere in discussione sé stessa e il suo ruolo in famiglia, decidendo di tornare a lavorare.

 Marito e figli rimangono disorientati dalla sua decisione e vanno in crisi.

Tutta la famiglia deve così riassestarsi, con tutte le difficoltà e i dubbi che la cosa comporta.

Sono tanti i temi toccati: il ruolo centrale della donna nella famiglia, che viene spesso dato per scontato; il desiderio di realizzazione personale; la paura della malattia; la gioventù spavalda e insicura; il rapporto di coppia che cambia e quello con i figli che invece stenta a crescere; il bisogno di sentirsi amati.

La coppia Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia è molto affiatata ed entrambi sono bravi e credibili nei loro ruoli.

I figli universitari Tiziana e Matteo,sono interpretati da Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti che rendono bene la fragilità dei ragazzi di oggi, a cui serve ancora avere dei punti di riferimento certi.

C’è anche Fabrizio Corucci che interpreta il signor Morosini, invadente paziente di Giulio: il suo ruolo porta attimi di comicità che però risultano poco legati alla storia raccontata.

Molto curata la scenografia girevole che, di volta in volta, scopre i diversi ambienti,casa, studio medico, studio professionale, bar;  in particolare l’accogliente soggiorno/cucina si addice molto alla storia raccontata.

La musica è firmata da Giovanni Caccamo e la sua canzone Se partissimo domani sottolinea bene il tema dello spettacolo.

Simpatico è anche il momento revival rock con I was made for loving you  dei Kiss.

L’insieme risulta un po’ lento ed esitante: vengono accennati tanti temi importanti e ci si immedesima negli avvenimenti, ma alla fine rimane la sensazione che ci sarebbe stato molto altro da dire.

Laura Pazzelli