Fino al 28 Maggio, al Teatro India, è di scena l’originale lavoro Non mi ricordo più tanto bene dell’anglo-francese Gérard Watkins, per la traduzione di Monica Capuani.
Il tema centrale è, come dice il titolo stesso, la memoria, o ancor meglio, la perdita di essa: un signore anziano, Antoine D., interpretato da Carlo Valli, si scopre in un luogo indefinito vestito del suo solo pigiama; tale luogo prende le sembianze di un’ipotetica stanza di ospedale psichiatrico, non appena irrompe in scena Didier Forbach, interpretato da Gianluigi Fogacci, che comincia una sorta di interrogatorio. In veste di giovane terapeuta si affianca a Didier anche Céline Brest, Federica Rosellini, che con un approccio differente dal primo, cerca anch’essa di stabilire una relazione con Antoine D..
La tematica della perdita della memoria trascina i tre personaggi in un percorso che si sviluppa e intreccia la ricostruzione delle loro personali esistenze.
Ma di quale memoria si parla?
Antoine infatti, sembra non aver perso la memoria dei fatti storici importanti, piuttosto non riesce più a ricordarsi tanto bene i gesti quotidiani.
Riusciranno i metodi dei due analisti a riconnettere Antoine al presente o saranno piuttosto loro a rincontrare i fantasmi del passato?
Grande impegno da parte degli attori, alle prese anche con lunghi monologhi.
Interessante l’uso della rottura della quarta parete che cerca di stimolare l’attenzione degli spettatori.
I suoni e le luci, a cura di Gianni Staropoli , disegnano bene l’atmosfera.
Durata 1h e 30m senza interruzione.
Igor Pagan