Il 13 e il 14 aprile debutta al Teatro Aurelio di Roma la compagnia delle Vittorie con Oltre la Porta, la nuova pièce tragicomica di Oreste di Salvo, abilmente diretta da Loredana Sabbi.
Una casa asettica, bianca e impersonale, accoglie le speranze e i timori di un gruppo di persone che si ritrova in quel non-luogo per caso, ma anche per sbaglio.
Una casa senza proprietario – e una porta – ove si intrecceranno le vite di sette apparenti sconosciuti in un alternarsi di monologhi e dialoghi incalzanti e penati. Le domande e i dubbi si accavallano e impostano da subito il pathos, che si risolverà parzialmente quando i personaggi riceveranno una visita inaspettata che li getterà in un caos esistenziale e li forzerà a domandarsi cosa ci sia oltre la porta.
Il debutto professionale della novella Compagnia delle Vittorie, formata da Gerardo Lupo, Annalisa Tocci, Francesca Smecca, Rita Funari, Nazzareno Traini, Francesco Collarino, Loredana Sabbi e Oreste Di Salvo, intrattiene e appassiona.
La giovane compagnia romana, dopo un interessante percorso nel teatro amatoriale , dimostra di essere matura evocando adeguatamente la tragedia e la comicità di una pièce difficile e accattivante, con l’unico limite di affrettare troppo un finale che andrebbe elaborato ulteriormente, per raffinare una sceneggiato originale e stimolante.
Ottima la dizione, buoni i movimenti.
Nonostante la natura low-budget della pièce, sceneggiatura e costumi si prestano all’azione e anzi l’abbelliscono senza mai appesantirla: lasciando che il testo evochi indisturbato le vite dei personaggi.
Le luci sono semplici ma efficaci e molto riuscito il tema musicale ricorrente , consono al pathos dello spettacolo.
Oltre la Porta è una tragicommedia di un atto, ben scritta e ben recitata che fa riflettere su tematiche importanti senza mai annoiare.
La replica si terrà alle ore 18:00 domenica.
Fabrizio Funari