Per il rotto della cuffia @ Teatro Hamlet – Roma

Un medico riceve nel suo studio una procace fanciulla, per un colloquio come sua segretaria personale.

Un incipit del genere pare dover sfociare in una storia pruriginosa e invece porta a una serie di avvenimenti folli, come i pazienti curati in maniera poco ortodossa dal protagonista, il dottor Buonanovella.

Per il rotto della cuffia rappresenta bene la commedia degli equivoci con scambi di persona, una valanga di bugie e un gruppo di personaggi alle prese con frustrazioni e nevrosi.

Il maldestro tentativo di seduzione da parte del blasonato medico, ai danni dell’ingenua aspirante segretaria, viene interrotto dall’imprevista comparsa della sua bella e fedifraga moglie, a sua volta

impegnata a contenere le richieste d’un giovane facchino, che la ricatta con foto hard.

Nel frattempo, giunge in ispezione, nella clinica di Buonanovella, la stramba dottoressa Angusta, una psichiatra sociopatica che,con le sue teorie strampalate e una propensione all’abuso, tenterà per tutto lo spettacolo d’internare e curare chiunque le si pari davanti.

In tutto ciò, vi sono continui riferimenti alla zia della giovane molestata, morta in un’esplosione dovuta a una fuga di gas, nella quale la poveretta fu trafitta da parti, non specificate, della statua d’un amato pontefice.

Lo spettacolo si sviluppa intorno ai tentativi del protagonista di non far scoprire le avances alla giovane, con una sequela di conseguenze disastrose per tutti i personaggi.

Punto focale della commedia diviene, dal suo ingresso in scena, la dottoressa Angustia: una vera e propria incarnazione dello scienziato pazzo, in grado di portare scompiglio e nevrosi senza mai dubitare della propria lucidità, al contrario completamente assente.

L’interpretazione esilarante e molto fluida di Maria Stefania Pederzani garantisce al personaggio le sfumature necessarie al brio del testo.

L’adattamento curato da Sergio Mandato accentua quello humour nero tipico della commedia british con gag e un vortice di fraintendimenti tra mancati accoppiamenti e scambi di persona, oltre i resti della statua del pontefice.

Il caos deborda sino al finale a sorpresa, che cambierà le vite di molti personaggi.

Spettacolo leggero diretto con attenzione da Sergio Mandato, con un cast che si diverte manifestamente sul palco e in cui spiccano le interpreti femminili per naturalezza e bravura.

Il ritmo ben calibrato diverte lo spettatore per tutta la rappresentazione, priva di tempi morti, per merito della regia di Mandato e dell’impegno dei suoi attori.

Evento fuori programmazione presso il Teatro Hamlet, conclusosi domenica 28 ottibre.

Roberto Cesano