Al Teatro De’ Servi è in scena Prendo in prestito tua moglie, una vicenda ricca di amore, ironia, consapevolezza e tanto divertimento. Potrebbe essere definita una commedia all’italiana ma, quando tutto sembra così banale e scontato, ci si accorge che non è proprio così.
Lo spettacolo è diretto da Luca Franco ed interpretato da Roberta Scardola, Daniele Locci, Marco Russo, Emiliano Lana, Filippo Valastro e Monica Falconi: un cast affiatato e di valore, che, come dice lo stesso regista, ha reso il tutto possibile e coinvolgente. Sicuramente tutti bravi, ognuno ha il suo posto, ognuno agisce da spalla e protagonista nello stesso tempo, un bel gruppo sorretto da feeling e professionalità e con una propria identità. Ed era proprio questo l’argomento dello spettacolo: l’identità, la sessualità, la personalità, la fiducia, l’amore e la paura del giudizio altrui nell’essere se stessi. Marta e Valerio formano una coppia sposata e frizzante, che entra in crisi quando Nicola, un amico di Valerio, chiede in prestito Marta come finta fidanzata per l’arrivo del padre, che ancora ignora che Nicola è un omosessuale e ama un altro uomo. Il timore di ferire e deludere il padre crea un’altra identità, una realtà alternativa e offre una visione diversa, forse già esistente ma che non voleva essere vista, alla coppia Marta e Valerio, che si ritrova a dover accettare qualcosa che non va come dovrebbe nel loro matrimonio e a doverci fare finalmente i conti. Che cosa spinge un figlio a raccontare una bugia come questa? Perché un padre non dovrebbe accettare che suo figlio possa amare un altro uomo invece di una donna? L’amore di un genitore dovrebbe superare qualunque difficoltà e rappresentare il dono più grande che si possa ricevere nella propria vita.
Amore: sentiamo molto spesso pronunciare questa parola, eppure nessuno saprebbe dire precisamente cosa sia, come e quanto grande sia. Forse questa storia aiuta ancora una volta a riflettere su questi temi, che ormai sono parte della nostra quotidianità, a volte così frequentemente da dimenticarne il fulcro. Ci ricorda che in fondo l’amore per qualcuno comincia proprio nell’accettazione e nell’amore di se stessi e dell’altro per quello che è, nel non volerlo cambiare e nel vederlo in un modo unico e speciale come solo tale sentimento può fare. Per ridere, riflettere e vedere uno spettacolo che regala intrattenimento e qualità, non perdete l’occasione di andare al Teatro De’ Servi fino al 12 ottobre.
Valentina Cittarelli