Ritratto di Signora – Il tormento delle figure @ Teatro Stanze Segrete – Roma

Ritratto di Signora – Il Tormento delle figure. Un omaggio ad Alda Merini, quello in scena al Teatro Stanze Segrete di Roma, di e con Elisa Pavolini. Autrice ed interprete unica, quest’ultima ci aspetta già sulle scale, scrivendo su una lavagnetta ripetutamente con un gessetto. In realtà lo spettacolo era già cominciato e mentre il pubblico prende posto in una stanza molto piccola e tutta bianca, dopo qualche minuto scende dalle scale, sempre continuando a scrivere e comincia il suo monologo.

Così comincia la sua intensa rappresentazione degli amori di Alda Merini, in un viaggio a ritroso dall’età adulta all’infanzia, l’amore che lei stessa ha indicato come qualcosa che l’ha marchiata più del manicomio, piacere e dannazione allo stesso tempo.

La scena si proietta direttamente davanti agli spettatori seduti a semi cerchio. Questa piccola difficoltà è superata dalla bravura e dalla capacità dell’attrice di utilizzare ogni espressione e mimica del viso e del corpo per rendere perfettamente l’idea di ciò che dice o che vuole far emergere, di trasportarti in quella scena, in quel momento, con quegli odori e sapori.

Una visualizzazione schematica di diverse situazioni, presentate attraverso i diversi incontri avuti dalla “Signora”; ogni incontro è reso unico dal nome scritto sulla lavagna e dall’ uso degli oggetti posti in cerchio accanto all’ attrice. Proprio l’uso dell’oggetto le permette di entrare e uscire da quei ricordi del passato. Un modo per rappresentare la realtà e nello stesso tempo entrare in un’altra dimensione, che poi viene vissuta e raccontata quasi come fosse un delirio. Questo spogliarsi e rivestirsi continuo, cappellini, vestaglie, sciarpe rappresentano un momento, una stagione, un’emozione. Un fluire con moto ondulatorio tra nostalgia, desiderio, eccitazione e angoscia, a tratti toccante e con una vena malinconica che tocca le corde sensibili di ognuno, ma anche ricco di disperazione, dolore e realtà, una realtà patologica in cui Alda Merini viveva.

Apprezzabile è l’ intensità recitativa della Pavolini, nell’ interpretare i versi delle poesie di Alda Merini, che nonostante le difficoltà dovute allo spazio piuttosto ristretto, al vociare esterno e ai rumori provenienti dalla strada, riesce a far emozionare il pubblico in sala.

Lo spettacolo sarà in scena fino al 14 Ottobre al Teatro Stanze Segrete di Roma.

Valentina Cittarelli