Continua fino al 25 aprile al Teatro Vascello di Roma il Satyricon, con la rappresentazione degli ultimi due capitoli.
Lo spettatore assiste, complessivamente, ad una re-interpretazione molto surrealista dell’opera rivoluzionaria che, come già detto in precedenza, ci perviene in modo frammentario dagli antichi romani ed è attribuita a Petronio Arbitro.
La sinossi rimane analoga all’originale per quanto riguarda i contenuti, riguardanti la mondanità di quel tempo, fatta di corruzione, prostituzione e promiscuità, a volte mitigate da citazioni letterarie, e anche la forma, spesso volgare ma efficace a rendere ancora più contemporanea un’ opera che, a distanza di secoli, risulta essere sempre al passo con i tempi.
La regia riesce nell’intento di spezzare il linguaggio e le tematiche molto forti dell’opera originale, con vivo sarcasmo e idiomi dialettali continui, per eclissare continue orge e stupri forzati presenti nella versione di Petronio.
Il pubblico in sala in questi giorni assiste al quarto e quinto Capitolo del Progetto messo in piedi da Massimo Verdastro. Il quarto capitolo La cena del nulla dello stesso Verdastro e di Andrea Macaluso comprende due monologhi: Il lupo mannaro di Magda Barile e Fortunata di Letizia Russo. In esso il protagonista Trimalcione rappresenta l’esibizionismo allo stato puro, e richiama quello che è la contemporaneità della vetrina televisiva, fatta di superficialità e finzione.
Nel quinto capitolo, Nell’ anno di grazia Post Naufragium di Lina Prosa, viene presentato l’ ultimo episodio del Satyricon in cui Encolpio e Gitone, i protagonisti della storia, si ritrovano alla deriva di un luogo a loro poco chiaro mentre il vecchio poeta Eumolpo si esprime con un monologo emblema triste di una società che ha smesso di ridere.
La regia di Massimo Verdastro risulta a tratti banale e puerile.
La scenografia e i costumi sono carenti e ridotti all’essenziale.
Buone, invece, le performance degli attori de La Compagnia Verdastro Della Monica e della TSI La Fabbrica dell’Attore, spigliati, precisi e decisi, e la scelta delle musiche tra il trash e la commerciale da discoteca di teenagers per sdrammatizzare, ma non basta a rendere quest’opera degna di nota.
Dal 26 al 29 Aprile, ogni sera verranno riproposti tutti i cinque episodi.
Marco Lelli