Lo Schiaccianoci @ Teatro Italia – Roma

Schiaccianoci-3-MB1Una novità assoluta sul palco del teatro Italia, Lo Schiaccianoci, tratto da una favola di Hofmann e accompagnato dalle musiche di Čajkovskij, con il riadattamento di Luigi Martelletta in uno spettacolo diviso in due atti.

Durante la vigilia di Natale, il sindaco indice una festa per i suoi figli. Nel corso della serata arriva un amico di famiglia, che porta loro i regali e, al tempo stesso, li stupisce con giochi di prestigio. Alla piccola Clara il signor Drosselmeyer regala uno schiaccianoci a forma di soldatino. Data l’intensità e la vivacità della serata, Clara si stanca e si addormenta; inizia qui il celeberrimo viaggio onirico della bambina, un mix di sogno e incubo, in cui lo schiaccianoci si personifica in un principe e corre in suo aiuto. La bimba viene in seguito portata in un luogo fiabesco, dove le bambole prendono vita e si esprimono nel classico divertissement eclettico e colorato.

Luigi Martelletta azzarda un non facile adattamento di un colossal molto importante, smussandolo dei lati più aggressivi ma rendendolo complessivamente molto più onirico e fiabesco; questo pregiudica la drammaticità e l’azione nel corso dello spettacolo, pur mantenendo i punti salienti della versione originale, così come le caratterizzazioni dei personaggi stessi e l’exploit finale in un mix di danza russa, cinese, araba e spagnola già incluso dal grande coreografo Marius Petipa nelle rappresentazioni ottocentesche. Gli interpreti sono due artisti di fama mondiale, Vittorio Galloro e Arianna Lafita Gonzalves, coadiuvati dall’ Etoilès del Balletto di Cuba e gli artisti della Compagnia Nazionale, che danno grossa vivacità alle scene, precisi nei movimenti e raramente fuori tempo, sono ben coordinati e rendono alla perfezione il background fiabesco che il regista ha voluto enfatizzare. Il cast è in ogni caso giovane, rendendolo adatto sia alla parte dei bambini che alla parte di adulti nel secondo atto. Efficaci anche gli effetti speciali di contorno, compresi gli spettacoli di magia di signor Drosselmeyer. Le musiche sono registrate e ad onor del vero l’acustica non è delle migliori per uno spettacolo del genere. Le luci intervengono solo nei cambi di scena, dato che il focus non è mai sui singoli personaggi ma sempre sulla scena nella sua totalità. Particolare riconoscimento agli incredibili e variegati costumi (a cura della sartoria Bolero), diversi in ogni fase e personaggio: molto appariscenti grazie al sapiente uso di paillettes e strass nella fase onirica, ma altrettanto curati anche nella fase reale della storia, tali da innescare sensazioni di meraviglia all’attonito spettatore ed enfatizzare la scelta direttiva del regista.

E’ sorprendente assistere alle esibizioni di ballerini di così grande rilievo, sicuri nei movimenti e ben preparati, soprattutto considerato che questo genere di spettacoli non va per le maggiore in Italia. Doveroso quindi un applauso sia alla scelta coraggiosa del teatro Italia nel proporre lo spettacolo, sia a quella dello stesso regista che si espone dando un’impronta assai personale a un classico senza tempo. Un azzardo ben riuscito, ipnotico, fiabesco. Da non perdere.

In scena fino al 23 novembre 2014.

Marco Lelli