Al Teatro de’ Servi di Roma, è in scena Se ti sposo mi rovino, una commedia scritta e diretta da Marco Cavallaro. Lo stesso Cavallaro si è ritagliato un ruolo cardine, quello del maggiordomo Ugo, che è praticamente il punto di riferimento di tutta la storia.
Siamo nella Roma d’oggi: Franco, interpretato da Andrea Barbi, è un ricco uomo con una smodata passione per le donne, tanto da intrattenersi anche con iù d’una al giornoe da proporre di sposarle su due piedi.Il problema si pone quando, mentre il protagonista è all’estero, quattro delle sue amanti si presentano a casa sua, per stare con lui. Chi ne pagherà le conseguenze, tra pantomime e sotterfugi per non far incontrare le quattro donne e soprattutto per non concludere alcun matrimonio?
Nel primo tempo, l’mpeccabile maggiordomo Ugo sarà portato allo sfinimento per salvare il suo padrone, ma alla fine ogni tentativo risulterà vano perché le quattro fidanzate si incontreranno e decideranno di organizzare un piano per vendicarsi del loro amato.
Al termine del primo atto, Franco torna a casa, dal viaggio di piacere in Brasile ed ovviamente la sorpresa, di vedere tutte e quattro le sue amate, sarà pesante e vissuta con ansia, malori e svenimenti vari.
Nel secondo atto, la situazione inizia a definirsi e le donne avviano il loro piano vendicativo ed il risultato sarà all’apparenza dei più catastrofici.
Alla fine, lo spettacolo regala una storia, di due ore, divertente, ironica, dinamica. Il testo è piacevole e l’ eccellente Cavallaro è riuscito nell’intento di far divertire il pubblico, ritagliandosi anche un ruolo di primordine grazie al suo talento.
L’artista è una macchina da guerra, con delle doti non indifferenti nel panorama artistico di oggi, come dimostra il riuscire a conciliare scrittura, regia e recitazione, ottenendo sempre grandi consensi.
Anche altri ruoli sono ben pensati come quello della svampita bionda Melissa, interpretata da Ramona Gargano, che diverte con il suo modo di fare e il non comprendere le cose che le vengono dette.
Tutto sommato ogni personaggio ha delle proprie particolarità: Camilla, Annachiara Mantovani, donna in carriera determinata e di polso, Olimpia Alvino, inizialmente contenuta ma poi sarà colei che proporrà la vendetta e Valentina Tramontana, sempre attenta alla linea e all’ attività sportiva.
Bella la scenografia di Amodio che rappresenta un soggiorno, con varie uscite per le altre stanze mentre i costumi sono realizzati da Marco Maria Della Vecchia.
Nel complesso uno spettacolo godibile, di sicuro si uscirà dal Teatro De’ Servi sorridendo. Lo spettacolo sarà in scena fino al 24 Gennaio 2016.
Fabio Sepe