Sessolose @ Teatro Trastevere – Roma

sessolose2Al teatro Trastevere va in scena Sessolose, scritto da Antonia Fama e Lorenzo Misuraca e con la regia di Velia Viti.

Siamo nello studio del sessuologo e psicologo Cazzullo, meta ormai gettonata da tanti single e coppie nei momenti di aridità coniugale e sessuale, dove personaggi diversi esternano le proprie paure, i problemi individuali e sociali, i sensi di colpa legati al piacere e alla loro concezione di eros: uno sfegatato onanista, una donna frigida simulatrice, un curioso masturbatore timorato di Dio, i protagonisti di scene leather BDSM e una coppia che non riesce ad avere figli. Lo spettacolo è assai interattivo, quasi a far entrare lo stesso pubblico nel copione e mettere a nudo i problemi mostrati dagli attori personificandoli quasi nel pubblico, che a volte viene chiamato in causa. Vengono rivolte domande molto dirette e discussi argomenti correlati, indagando sulle fantasie più nascoste, sui pensieri che accompagnano la masturbazione. Potrebbe sembrare uno spettacolo osé o porno, ma in realtà non si tratta per nulla di questo. Nonostante le scene siano senza veli, non sono mai volgari, nessuna nudità e tutto è giocato su doppi sensi, un vedo non vedo sciorinato con grossa autoironia, gag divertenti e attualissime. Mettere a nudo il rapporto con il sesso vuol dire anche questo, una forma di denuncia socio-sessuale verso mentalità ancora chiuse e bigotte, in una società che, nonostante non faccia altro che parlare di sesso, ne fa davvero poco, tra recriminazioni e pentimenti.

Dato il budget ridotto, la stanza è un semplice studio con una scrivania in primo piano che viene poi utilizzata per i più svariati motivi durante lo svolgimento; sulla parete tre quadri, anzi tre quadri-finestre, dalle quali sbucano tre personaggi che uno alla volta si mettono a nudo, confessano le proprie perversioni al pubblico con la scusa di essere davanti al sessuologo (Sebastiano Colla). Sui costumi il problema non sussiste, dato che spesso non ne hanno addosso. Le musiche sono liriche e d’opera per condire le scene e i punti salienti; essenziali invece le luci, spesso diafane, che indirizzano le scene con i personaggi di turno attraverso le finestre e spostano il focus sul sessuologo che è sempre fuori campo; una voce narrante e punto coagulante di tante storie che sono rimesse tutte in piedi, reinterpretate e sbattute in faccia al pubblico con allusioni e frecciate. Il cast è composto da Ermenegildo Marciante, Antonia Fama e Alessandro Di Somma: giovani ma a loro agio sul palco, con esposizione spontanea e buona mimica, riescono ad esternare le loro/nostre confessioni sessuali tale da essere ben recepiti da chi li ascolta.

Ben costruito e irriverente, il pubblico ne rimane magnetizzato e si diverte, dato che l’impronta stilistica è sempre satirica. Chissà quanti tra i presenti hanno avuto problemi analoghi: sono cose che si fanno ma non si dicono.

In scena fino al 9 novembre.

Marco Lelli