Fino al 18 maggio, al Teatro Brancaccio è in scena lo spettacolo Signori… Le paté de la maison, tratto dal testo Le Prenom di Matthieu DeLaporte e Alexandre De La Patelliere, riadattato da Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli e diretto magistralmente da Maurizio Micheli.
La bellissima Sabrina Ferilli non è ancora sazia del successo e delle soddisfazioni già conquistate nel 2014 e, dopo il premio Oscar nel film La grande bellezza e la partecipazione in giuria nelle fasi finali del reality show in tv Amici, ci regala la sua simpatia in questo nuovo spettacolo teatrale, in cui interpreta la spumeggiante padrona di casa Gabriella.
Una cena in famiglia è il pretesto per raccontare tutte le intrigate relazioni create nel tempo. La mamma, una simpaticissima e sfiziosa settantenne, attenta ad accontentare i gusti dei suoi due figli nel preparare la cena ma insospettabilmente alla ricerca di una seconda giovinezza. Il marito Vittorio, interpretato da un sagace e divertente Maurizio Micheli, che non manca di giocare continuamente con il pubblico con le sue battute pronte e la sua ironia. Il fratello Emanuele, interpretato dal bravissimo Pino Quartullo, che si mostra sicuro di se stesso ma alla continua ricerca di conferma del suo successo e del suo ruolo nella società. La cognata Arianna, in dolce attesa, attenta ad accontentare tutti e sempre pronta a trovare un punto d’incontro nelle continue scaramucce familiari. E infine lo storico amico di famiglia Marcello, sempre presente nelle occasioni più importanti, che si rivela essere il responsabile della più grande delle controversie emerse durante lo spettacolo.
Una cena in cui protagonisti sono anche gli odori e i sapori dei piatti preferiti e odiati, che scandiscono le diverse situazioni che si vanno a creare man mano che si segue la storia. E proprio il paté preparato per terminare in bellezza la cena dà il titolo allo spettacolo, protagonista appunto del momento più difficile di confronto tra generazioni e punti di vista.
Uno spettacolo brillante e allegro, dove si sorride, si riflette e si partecipa a quanto succede, in un crescendo di situazioni grottesche: scherzi divertenti e goliardici, ricordi di un vissuto comune, speranze e sogni per il futuro, ma anche diverbi, malintesi, battibecchi e insoddisfazioni. Alla fine i protagonisti converranno insieme al pubblico che nulla può essere più uguale a prima, consapevoli dei piccoli grandi compromessi che si accettano nella vita e delle meravigliose ma difficili occasioni che la vita stessa ci regala.
Ancora uno spettacolo da non perdere al Teatro Brancaccio, che garantisce al pubblico romano una programmazione di qualità.
Redazione Teatro Italiano