Al Teatro Sala Umberto di Roma é in scena lo spettacolo Sorelle d’ Italia – Avanspettacolo fondamentalista, che vede Isa Danieli e Veronica Pivetti interpreti uniche ed indiscusse.
Lo spettacolo é diviso in due tempi, nel primo ripercorre le tappe fondamentali dell’ Unità di Italia, mentre nel secondo ci proietta nel 2061, quindi in un futuro privo di certezze e di punti di riferimento.
In scena due valide attrici, diverse tra loro, una del nord e un’altra del sud.
Isa Danieli, meridionale doc, grande attrice napoletana, nata artisticamente con Eduardo De Filippo, con il quale ha lavorato a partire dagli anni ’50, una delle apparizioni che i più affezionati ricorderanno risale addirittura nella versione televisiva della Rai di Miseria e Nobiltà nel 1955, nel quale ricopriva il ruolo di Gemma, e Veronica Pivetti, settentrionale a tutti gli effetti, artista completa, seppur con una carriera più recente, di bravura e poliedricità non indifferente.
La rappresentazione in scena al Sala Umberto non è altro che un omaggio all’ Unità di Italia, e nel primo tempo se ne ripercorrono le tappe fondamentali. Sul palco si affrontano, confrontano e sfidano le due attrici che devono appunto rappresentare un testo sull’ unità di Italia.
Nascono contrapposizioni e sfide tra canzoni settentrionali e meridionali, si interpretano classici del nord come O mia bela Madunina e altri del Sud come Santa Lucia luntana, non trascurando parti recitate che regalano momenti di intensità e di pura dimostrazione che l’arte varca ogni confine geografico e storico.
Poi nel secondo tempo ci ritroviamo nel 2061, dove sembra che l’ Italia non ci sia più, a Napoli ci sono i tedeschi, soprannominati da Isa Danieli, i “Germoni” e a Milano gli Arabi che hanno monopolizzato la città. Le due interpreti si ritrovano dopo molti anni completamente diverse, Isa è vestita da tirolese e canta canzoni napoletane in stile alpino, mentre Veronica è notevolmente ingrassata ed è vestita da danzatrice del ventre. Il risultato è quello di un paese completamente stravolto e senza valori, nel quale è proibito nominare la parola Italia e cantare l’inno nazionale.
Interessanti sono le interpretazioni invertite, quasi a rendersi omaggio a vicenda: Isa Danieli canta alcuni testi settentrionali, mentre Veronica Pivetti regala una magistrale reinterpretazione di Io te vurria vasà.
Nonostante le continue contrapposizioni, le due attrici si integrano alla perfezione tra loro, grazie anche alla sapiente regia di Cristina Pezzoli.
Purtroppo manca una trama che possa fare da collante a tutta la rappresentazione, il testo é debole, ma lo spettacolo é comunque ben riuscito, e il pubblico ha dato un ottimo riscontro, grazie alla bravura sorprendente e indiscussa delle protagoniste.
La scenografia rappresenta il teatro nel teatro, con un doppio sipario, dove da una parte c’è il pubblico vero in sala, e dall’ altra, nella finzione, le due attrici interpretano il testo storico.
Alle due estremità del palcoscenico ci sono due specchi contornati di lampadine, come si trattasse di due camerini, che verranno utilizzati dalle due attrici nei momenti più confidenziali o in quelli nei quali si finisce per discutere sulle proprie origini.
Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica 14 Ottobre.
Fabio Sepe