Dal 29 settembre al 23 ottobre, è di scena al Teatro Manzoni la commedia in due atti Tre donne in cerca di guai, con Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, diretto da Nicasio Anzelmo
La storia è tratta dal romanzo del francese Jean Marie Chevret, Les Amazones, ed, adattato da Mario Scaletta in una commedia che, pur essendo ricca d’ironia, ha un anche un retrogusto un po’ amaro legato al tema della crisi di mezza età e della solitudine, trattato nel complesso con sottile e raffinato sarcasmo. Il testo ha come protagoniste tre donne, profondamente deluse dalla vita, che decidono di condurre un’esistenza comune sotto lo stesso tetto, lontano soprattutto da qualsiasi presenza maschile.
Ognuna delle protagoniste ha alle spalle un’esperienza particolare: Micky, Barbara Bouchet, importante manager che per il lavoro ha rinunciato all’amore vero, Annie, Corinne Clery, ha trascorso la sua vita lavorativa in esotici villaggi turistici, mentre Martine, Iva Zanicchi, è una casalinga, da poco abbandonata dal marito ammaliato dalle grazie di una ventenne.
Ma ecco che la sorte di Martine si capovolge quando le sue migliori amiche decidono di trasferirsi, per motivi diversi, nella sua grande casa parigina.
Le tre amiche ritrovatesi decidono di bandire gli uomini dalla loro vita e dalla loro dimora, felici di aver rinnovato quello spirito da Amazzoni che le caratterizzava in gioventù e di aver abbandonato quelle abitudini, di cui erano schiave da troppi anni: trucco, tacchi a spillo, ceretta, dieta. Fa eccezione il giovane Mirò, che ha preso in affitto la mansarda, in quanto gay.
Tutto sembra procedere alla perfezione, fino a quando la loro serenità s’incrina con l’arrivo di un ospite inatteso, Guillaume, Nicola Paduano, il figlio di una loro cara amica.
La presenza del giovane uomo rischierà di rovinare l’amicizia trentennale delle tre donne, trascinandole in una girandola di equivoci divertenti con un finale sorprendente.
La regia di Nicasio Anzelmo si dimostra capace di dirige sapientemente tre attrici estremamente diverse come temperamento ed esperienze professionali: l’agida Barbara Bouchet, la spumeggiante Corinne Cléry e l’incontenibile Iva Zanicchi, attrici di grande talento naturale e di sicura presa sul pubblico, sono davvero convincenti in questa brillante pièce. Ciascuna di loro mette in mostra a modo proprio un’insospettabile verve.
Fanno da contorno una scelta dei costumi sobria ed elegante curati dalla celebre Graziella Pera, mentre la scelta di una scenografia curata nei minimi dettagli, stimola l’immaginazione dello spettatore, regalando una sublime vista da terrazzo della Tour Eiffel e di una Parigi caotica quanto affascinante.
Silvia Scalamonti