Uno, nessuno, centomila è l’opera teatrale basata sul celebre romanzo di Luigi Pirandello, andata in scena dal 6 al 9 febbraio al Teatro Ghione di Roma e che girerà l’Italia per tutto il mese di febbraio, andando in scena a Lamezia Terme il 18 febbraio al Teatro Grandinetti, a Bologna il 20 febbraio al teatro Duse, a Monza dal 21 al 23 febbraio al teatro Villoresi, a Rieti il 27 e 28 febbraio al Teatro Vespasiano, ed a Latina l’1 e il 2 marzo al teatro Moderno.
L’adattamento e la regia sono di Nicasio Anzelmo e il cast è composto da Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon ed Enrico Ottaviano.
La scenografia è essenziale ma perfetta per permettere il passaggio continuo e repentino dai dialoghi ai pensieri del protagonista, facendo da sfondo al viaggio interiore del protagonista, Vitangelo Moscarda, verso la distruzione di tutte le versioni di sé che percepiva e con le quali lo vedevano gli altri, come lo sciocco Gengè, concepito e modellato da sua moglie Dida proseguendo con i due soci-compari Firbo e Quantorzo.
Gli attori si districano con grande abilità sulla scena riuscendo a miscelare i pensieri e le azioni, garantendo la continuità del percorso di distruzione/liberazione in un flusso continuo e permettendo di fruire dell’intero spettacolo in un atto unico.
Il pubblico romano ha riempito la sala , a dimostrazione che il tema trattato è senza tempo (nello spettacolo si possono trovare brevi parallelismi col mondo odierno) ed interessa tutti; a dimostrazione di ciò, merita menzione il fatto che il pubblico abbia applaudito appassionatamente alla fine dello spettacolo.
I costumi rendono bene la sensazione di personaggi cristallizzati, tesi all’omologazione verso ruoli preconfezionati e che non devono cambiare mai -si rimarcano i vestiti quasi identici di Firbo e Quantorzo e la progressivo svestizione, fisica e psicologica, del protagonista-.
Le musiche sono anch’esse essenziali e sembrano girare intorno al protagonista, evocando la sensazione di ricerca di controllo e manipolazione da parte degli altri personaggi.
Andrea Giaccai